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martedì 7 aprile 2020

20.03 – Vita nuova per l’Uganda?

 

Le ultime due “note” erano quelle degli auguri per Anno e Decennio ed avevano in comune il detto “Anno nuovo, vita nuova!”

Detto, fatto! In Uganda, il prossimo anno ci saranno le elezioni “democratiche” per il Presidente della Repubblica, che, da quasi 35 anni, porta il nome di Museveni, anno di nascita non ufficiale 1944 o 1945.
Fino a qualche anno fa c’erano due “blocchi costituzionali” alla sua rielezione. aboliti personalmente dal medesimo, uno circa tre anni fa, quello che vietava la rielezione dopo il terzo mandato: raggiunto il quid, il Presidente ha pensato che era più facile cambiare la Costituzione che il numero delle volte che era già stato rieletto e così ha fatto.

Lo scorso anno, avvicinandosi alla fatidica data del 75mo compleanno, le manovre son state due, all’insegna del “facciamo prima e la gente che si arrabbia, lo fa una volta sola!”.
Prima di tutto il Presidente ha abolito il limite di età per la Presidenza, fissato in Costituzione a 75 anni. Poi, in maniera piuttosto decisa, per assicurarsi la “presidenza a vita” ha messo al secondo posto della gerarchia militare suo figlio, creando, a dire il vero, anche qualche scontento di troppo…
Per fortuna la moglie era già impegnata come Ministro dell’Educazione. Quel ministero, come sappiamo bene, che fa costruire le scuole ai privati (nella stragrande maggioranza), senza alcun aiuto economico o partecipazione statale alla gestione, ma con invece un sacco di regole che si trasformano in denaro, costi, contributi, tangenti e, per finire, al momento della “registrazione” (autorizzazione statale all’esercizio dell’attività scolastica) saltano fuori da pagare un mucchio di tasse all’anno, per il solo fatto di aprire una scuola… Come si è sempre detto, l’istruzione è pericolosa per ogni regime “democratico” come questo…

Ma questo è l’antefatto... La scorsa settimana alla fine di una serata di manifestazioni a favore del beniamino dell’opposizione, il cantante Bobi Wine, la polizia aveva fermato molte persone (e pare anche uno dei capi dell’opposizione stessa, il parlamentare Bezigwe) e molti manifestanti erano andati alla centrale della polizia per avere informazioni e magari tentare di liberare i catturati. La reazione della polizia è finita quando una ragazza di 23 anni è stata investita ed uccisa da una camionetta della polizia… mi ricordo i “celerini” romani negli anni ‘60/’70…
Qualche giorno dopo, qui a Nansana, otto chilometri dal centro, ad inizio settimana doveva arrivare Bobi Wine, per un comizio/concerto del movimento “Power to the people!”. Dal pomeriggio si era diffuso il sentore che ci sarebbe stata una forte affluenza di giovani e di “ribelli” dal basco rosso…
Immancabilmente, verso le 22, è scoppiato il caos tra la polizia di stanza qui e i manifestanti. Risultato: un giovane di 33 anni ucciso, secondo le prime notizie della stampa locale, con un colpo di arma da fuoco dal figlio di uno degli ufficiali della polizia.
Ovviamente ora la polizia nega che a sparare sia stato il figlio di uno di loro, soprattutto perché si deve coprire un ufficiale, ma la stampa è concorde.
Speriamo che questo sia solo il lato peggiore del prossimo periodo pre-elettorale.
Ma se il giorno si vede dal mattino, ci sarebbe da pregare il Padre Eterno che le elezioni vengano trasformate magari in un tripudio generale a favore del “Presidente” e che gli ammiratori di Bobi Wine decidano di chiamare a sostituire il cantante rock magari con Al Bano o Pupo

Per quanto concerne il lavoro e la vita di tutti i giorni, poco da segnalare, a parte che qui non si parla certo di “coronavirus”, che pare non ci sia toccato, nonostante il grande numero di cinesi in giro, ma, ciò che un pochino stupisce, è che non si parla nemmeno di locuste, anche se, a dire il vero, le regioni interessate, quelle del nord-est, mai considerato “civile Uganda”, ma “la Karamoja”, quindi terra di pastori, ladri, poco propensi al lavoro e magari anche un tempo un po’ cannibali… quindi cosa contano? Nulla o pochissimo di più…
Stesso discorso per le locuste in Kenya, ma la loro “Karamoja” si chiama “Rift Valley” ed è zona di turismo ricco…



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