Progetto INFORMAFRICA


Ridurre il "digital divide" portando la nostra CONOSCENZA
in modo ETICO e RESPONSABILE, ma non i nostri "modelli di vita"

mercoledì 27 marzo 2019

Partecipa anche tu alla realizzazione di questo progetto

          

Potrai contribuire alla realizzazione della Casa Famiglia "Great Favour" Children's House di Ruti (Uganda) con una donazione una tantum e/o con piccole donazioni mensili utilizzando: 
il bottone PayPal qui sopra o versando il tuo contributo sul conto corrente aperto presso la banca Carige con IBAN  IT47N0617514110000009206470 
intestato a Paolo Merlo - Casa Famiglia Ruti.
Grazie a nome dei bambini e delle insegnanti della Casa Famiglia

martedì 5 marzo 2019

1 - Buongiorno, Mondo!



Notizie dalla “GREAT FAVOUR CHILDREN’S HOME” di Ruti (Uganda)

e dai progetti che verranno...



Numero 1 – 04/03/2019





“Buongiorno, Mondo!” è il nome che ho voluto dare a queste notizie che non saranno periodiche, quindi senza obblighi di frequenza, ma che saranno inviate a tutti coloro che stanno partecipando attivamente al Progetto “Great Favour”, sia con le loro attività promozionali, sia economicamente sia con la collabora­zione diretta, alle due fasi dello stesso. Chi le volesse ricevere via e-mail, può inviarci una richiesta corredata dai suoi dati anagrafici ed accompagnata dalla richiesta di riceverla regolarmente.



E’ capitato che questo numero nascesse in un giorno particolare: il 4 marzo.

Niente di speciale! Pure ricorrenze storiche...

Lo scorso anno, come oggi, l’Italia ha votato per un governo che, almeno per una buona parte, sta spargendo odio, rancore e razzismo a mani basse: noi vo­gliamo donare conoscenza, rispetto e aiuto per l’ALTRO che non ha avuto la fortuna capitata a noi di nascere nella parte “ricca” del mondo…

Nel 1943, sempre il 4 marzo, nasceva Lucio Dalla, riferimento musicale della nostra gioventù, ma anche dei giovani di oggi… e Lucio Dalla ha scritto una canzone bellissima, che per me è un ritornello vitale: “Futura”. Avrebbe potuto essere il nome di questo progetto, ma le sensibilità locali sono diverse e biso­gna smettere di esportare i nostri “modelli di vita”: dobbiamo aiutare questi bambini a crescere in conoscenza, cultura, igiene ed educazione, ma anche nel rispetto di tradizioni diverse, senza imposizioni da parte dell’IO sull’ALTRO o vi­ceversa!




La storia di Sandrah e dei suoi bimbi



Sono preziose le stoffe di Sandrah, una giovane donna orfana e senza famiglia, che vive a Ruti e vende tessuti e vestiti al mercato. Nel corso degli anni, le sue stoffe sono diventate sempre più “preziose”… si sono infatti trasformate in una grande coperta fatta dalla sua protezione e dal suo affetto per una ventina di bambini “di strada”, orfani o abbandonati, grazie anche alla collaborazione di altre due donne e degli amici del villaggio!

Una notte però il mercato è andato a fuoco e si è portato via tutto, escluso il sogno di Sandrah, che vuole continuare a dare amore, casa, vitto e istruzione ai suoi magnifici bimbi.

Vorremmo quindi che questa “grande mamma”, con le sue amiche-aiutanti, po­tesse proseguire nel progetto, avendo anche la possibilità di accettare anche “ospiti” che potrebbero arrivare quotidianamente.

Per fare questo occorre dare loro un alloggio degno di questo nome!



I bambini di Sandrah sono oggi venti, otto ragazzi e dodici ragazze, tra i 6 e i 13 anni di età. Dopo la forzata cessazione del suo lavoro, due anni fa, Sandrah ha cominciato ad attingere ai suoi risparmi, che però ora stanno esaurendosi. I bimbi sono ora sistemati in due camere senza servizi igienici, e dormono su pochi letti a castello o per terra… Sandrah continua a pagare l’affitto per questi due locali e per la camera in cui vive lei con il fratello minore, ovviamente an­che questa con servizi igenici in comune tra una ventina di persone…




Il Progetto Casa-Famiglia



Venuto a conoscenza di questa storia, ho pensato di fare un nuovo, più impe­gnativo progetto, dopo quello, terminato lo scorso anno, della scuola primaria a Bukunda.

E’ nata così l‘idea di comprare il terreno e costruirci la “Children’s Home”, la “casa dei bambini”, fatta su misura per una quarantina di piccoli ospiti, con lar­ghi spazi, interni ed esterni, per studiare, mangiare e giocare in tutta sicurez­za, e con una dotazione adeguata di attrezzature.



Nel corso di questi mesi di preparazione siamo arrivati a capire che una solu­zione in due tempi potrebbe essere molto valida.

Al momento, data l’emergenza, avremmo deciso di comprare una casa già esi­stente, anche se non grande, ma sufficiente per i bimbi che ci sono, dotata del­le infrastrutture necessarie e quindi per migliorare da subito il livello di vita dei bimbi e di chi li aiuta, mantiene e protegge.

Stiamo trattando per una casa quasi pronta (ci occorrerà un mese di lavori) che costa, finita ed abitabile, intorno a 25.000 euro (circa 100 milioni di scellini ugandesi). Stiamo anche trattando con un paio di finanziarie sociali di averla con un acquisto a riscatto, ma gli interessi qui sono da capogiro!
 
Questa soluzione temporanea ci consentirebbe di risolvere l’emergenza e, nel contempo, di poter cercare senza affanno un appezzamento di terra su cui co­struire. Il costo di terra e costruzione sono preventivati in circa 50/60.000 euro finali; l’acquisto della “prima casa”, ci aiuterebbe anche a finanziarci in almeno due riprese, magari avendo anche il tempo di ottenere un aiuto pubblico attra­verso bandi locali o di fondazioni che stanziano cifre per questo scopo.



Siamo costretti a chiedere, data l’emergenza, di aiutarci quanto prima, come potete… I primi bonifici sono arrivati da alcuni gruppi di persone che si sono impegnate durante il periodo natalizio e che ringrazio ancora: da Genova a Fo­ligno, da Bolzano ad Arezzo, sono arrivati 2.500 euro che hanno coperto le tas­se scolastiche dei 20 bambini di Sandra e l’acquisto dei vestiti per il periodo scolastico, per il loro vitto e alloggio per questi primi mesi e per le spese ordi­narie della gestione del progetto.







Il Progetto “Study Adoption”



Ovviamente i bambini devono vivere, mangiare, vestirsi, studiare…

Qui come in ogni parte dell’Africa, ci sono molti, troppi bambini che non posso­no andare a scuola per l’elevato costo delle “tasse scolastiche”. Il governo ugandese ha pochissime scuole, a prezzo politico, ma in cui insegnano persone che definire sottopagate è un eufemismo, per cui gli insegnanti pubblici sono i peggiori! Tra le scuole private ce ne sono di buone e meno buone, ma costano molto.

I bimbi di Ruti, ma non solo, hanno bisogno di andare a scuola, e magari esse­re aiutati ad andare avanti negli studi…

Il nostro progetto “Study Adoption” vuole essere una via facile per aiutare que­sti bimbi e ragazzi che sono bravi ed hanno molte capacità di riuscire ad arriva­re ad un diploma e quindi a dare al proprio Paese un aiuto concreto nello svi­luppo.

Questa formula potrebbe essere utilizzata da molti di voi, facendo un bonifico mensile di piccolo importo (per esempio 20 euro, come fanno già diversi amici!): in pratica ci stiamo impegnando a pagare le tasse scolastiche ai ragaz­zi meritevoli, con la precisa disposizione che, se i ragazzi non si impegnano al massimo, dovremo cancellare le loro adozioni.

Se si vogliono “adottare” ragazzi che hanno finito il primo ciclo e vanno alle se­condarie, per poter poi proseguire verso l’università, il costo è di circa 40 euro al mese, in cui sono comprese tasse scolastiche, vestiario, prime necessità sco­lastiche, ecc. Vi ricordo che qui le scuole secondarie prevedono anche l’alloggio presso la scuola senza permesso di uscita dal “college” se non per le vacanze che vengono suddivise per circa un mese ogni tre.




Per AIUTARE i BAMBINI

orfani e/o abbandonati di Ruti (Mbarara, Uganda)



vi invitiamo ad usare questo IBAN:



BANCA CARIGE : MERLO Paolo – Progetto “Casa Famiglia RUTI”

Codice IBAN : IT47N 06175 14110 000009 206470



Come potete, quanto potete


anche solo sensibilizzando i vostri amici!




Per qualsiasi informazione:  casafamiglia.ruti@gmail.com