Progetto INFORMAFRICA


Ridurre il "digital divide" portando la nostra CONOSCENZA
in modo ETICO e RESPONSABILE, ma non i nostri "modelli di vita"

mercoledì 17 ottobre 2012

Un viaggio da non dimenticare


Arrivato a Kampala il venerdì mattina all'alba, dopo un giorno di riposo e uno in giro per acquisti, cambio moneta e altre piccole cose, parto per Nairobi: il bus della nota compagnia "Kampala Coach" è programmato con partenza alle 20 ed arrivo a Nairobi verso le 10 del mattino dopo.
Ma si comincia con il piede sbagliato...
Il bus arriva alle 20.15, il tempo di salire a bordo, caricare i bagagli di tutti e alle 21 partiamo per... andare a fare carburante, anda­re da un'altra parte a portare a casa un'impiegata, a misurare la pressione del­le gomme... insomma, alle 22 siamo sulla strada per Nairobi!
Passa mezz'ora, circa 30 km. e il bus si ferma in mezzo alla campagna con la scatola del cambio che perde olio ed il cambio che non ingrana più le marce.
Si scende dal bus, si ammirano le stelle, si chiacchiera con i compagni di viag­gio, si fanno anche conoscenze interessanti... io sostengo che si diventa quasi parenti...
Arriva l'auto del proprietario della compagnia, che si ferma a duecento metri di distanza in modo che quando qualche passeggero inferocito si avvicina fa in tempo a dile­guarsi.
Verso l'una arriva un'auto della polizia, chiede informazioni, ci consola per una mezz'ora e poi, ovviamente, si dilegua anch'essa.
Alle tre finalmente si parte, per arrivare, dopo un paio d'ore, alla frontiera con il Kenya: controllo passaporti, visti da fare, ma per fortuna almeno non si per­de tempo per il controllo bagagli... Sorge il sole e ci consoliamo guardando il bel panorama di uno dei parchi nazionali: zebre e antilopi anche vicini alla stra­da, campi coltivati all'inverosimile a mais. Peccato che questa sia la produzione per le multinazionali cinesi o americane di mais da olio per usi industriali (vedi biocarburanti)...
Nuovo stop: il tappo provvisorio che impediva l'uscita dell'olio dal cambio si è staccato! Nessun problema: l'autista va sotto il bus e in mezz'ora ripara il tut­to. Basta non avere fretta...
Quando siamo a 30 km. da Nairobi la strada, nell'unico pezzo di montagna, è bloccata per un incidente. Niente feriti, ma la mancanza assoluta di regole e la prepotenza di qualcuno fanno perdere almeno un'ora per sbrogliare il groviglio di veicoli che si è formato...
Finalmente, sono le 18 di domenica, sono passate 21 ore dalla partenza, arri­viamo a Nairobi.
Chiedo un taxi per andare a mangiare qualcosa, farmi una doccia e dormire: arriva immediata­mente, fa inversione di marcia e ... finisce in un tombino! Da non credere...
Per fortuna la gente è prontissima ad aiutare il tassista ed a spostare la vettura a mano per farci ripartire!

Arrivo dalle suore della Consolata, in una bellissima casa sulla collina, appena in tempo per una frugale velocissima cena e per una doccia rilassante.
Domani vado negli "slum" (le baraccopoli ai bordi delle discariche) con i com­boniani...

Nessun commento:

Posta un commento