Progetto INFORMAFRICA


Ridurre il "digital divide" portando la nostra CONOSCENZA
in modo ETICO e RESPONSABILE, ma non i nostri "modelli di vita"

mercoledì 8 febbraio 2012

Finalmente a Kajo Keji!!!


Dopo quattro giorni di viaggio, tre più uno di sosta a Juba, arrivo a Kajo Keji, nella comunità dei Comboniani di Lomin.
E' domenica, abbiamo viaggiato per circa cinque ore sotto il sole, bevendo abbondantemente acqua calda che abbiamo chiamato thé per farcelo piacere, e prendendo tonnellate di polvere che ha intasato anche il naso. Africa.

Lunedì comincio subito a rivedere il "workshop" in cui devo lavorare, parlo con Fratel Eric e cominciamo a stabilire un ruolino di marcia per fare il punto della situazione.
Sono soddisfatto oltremodo, Eric collabora e credo si potrà lavorare veramente bene insieme.

Il diavolo, i credenti lo chiamano così, ci mette lo zampino... Martedì mattina mi alzo per andare in bagno e... per tutta la giornata sarà una corsa contro il tempo... la nausea e la diarrea mi stendono... pazienza!
Salto un paio di pasti, cerco di bere e di sostenermi con zucchero, thé, ananas e riso in bianco, ma la giornata finisce all'insegna del "è meglio andare a letto presto"!

Credo proprio che lo stress della partenza, le due settimane di preparazione al viaggio, gli inconvenienti dovuti alla neve, il viaggio, ma soprattutto il passaggio dai -5° italiani ai 35° sudanesi, mi abbiano steso...
Il rilassamento dell'arrivo ed il raggiungimento della quiete, dopo qualche notte senza sonno, hanno fatto il resto.
Ora padre Ezio mi ha ordinato il riposo assoluto almeno per un paio di giorni: devo solo recuperare... eh! la gioventù avanza e i tempi di recupero si allungano...



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