Progetto INFORMAFRICA


Ridurre il "digital divide" portando la nostra CONOSCENZA
in modo ETICO e RESPONSABILE, ma non i nostri "modelli di vita"

sabato 23 gennaio 2016

3 – Al lavoro



Domenica pomeriggio padre Pedro, dell’Ecuador, mi invita a fare una passeggiata verso il centro del villaggio, il mercato, la vita… Così scopriamo che i pastori Dinka, ormai a fine stagione, si stanno sfidando nella nobile arte marziale dell’”Ayyang”, la nostra lotta greco-romana, l’americano “wrestling”.
Mi tornano in mente le belle foto scattate quasi sei anni fa a Mapuordit, con ragazzi e ragazze truccati e nei costumi da battaglia e li rivedo con gioia dopo questo tempo di assenza. Qui la piazza in cui si svolge il torneo è molto grande e ci sono oltre duemila persone intorno a guardare e a fare il tifo. Padre Pedro e io non superiamo il metro e sessantacinque e siamo tagliati fuori dalla possibile visione di alcunché, ma i pastori e i giovani dinka (tutti oltre il metro e ottanta) sono felici di vedere i “bianchi” che partecipano e ci fanno largo per farci andare davanti a vedere…
Dopo aver visto qualche incontro, ringraziamo chi ci ha aiutati a passare, andiamo a dare un’occhiata al tramonto verso il lago e poi torniamo alla missione quando ormai sta venendo scuro.



Fine settimana in quasi completo relax, quindi, ma domani si comincia con la scuola vera e propria: una settimana quasi completa di teoria e le prime “toccate” di tastiera… E’ sicuramente la più difficile: la teoria senza la pratica è difficile, ma so già che, piano piano, capiranno ed accetteranno questa via.

Il gruppo del mattino, studenti delle superiori, sono disciplinati, attenti ed impegnatissimi a capire tutto, anche se, ovviamente, non tutti ci arrivano subito… Al pomeriggio gli insegnanti sembrano interessati ed attenti, ma presto mi rendo conto che, avendo fatto solo la scuola primaria, mancano delle basi di ragionamento che i ragazzi invece hanno. In più manca la capacità di adattamento al ruolo di studente: loro sono insegnanti e quindi io dovrei insegnare loro secondo i loro criteri di base, che però non hanno, non avendo mai partecipato a meeting, conferenze o altre sessioni di apprendimento… sono insegnanti e questo li qualifica!
Già al primo giorno due cellulari squillano ed un insegnante arriva tardi… il terzo giorno non arriva proprio… dal quarto ha cominciato ad essere puntuale… Speriamo in bene… Dopo tre giorni di questo andazzo, alla minaccia di espulsione, raggiungiamo un accordo: niente espulsione, ma sanzione di 5 scellini (10 cent di euro), per ogni “scorrettezza”: a fine settimana ho raccolto un euro dagli insegnanti e 10 cent dai ragazzi, ma questi sicuramente hanno capito che devono cambiare sistema!

La vita in comunità è sicuramente ottima: quattro padri Comboniani e un confratello al momento assente… Padre Giovanni Girardi ha organizzato il corso, voluto dalla comunità, con l’aiuto di fratel Jaczek (polacco) e sotto la guida di padre Joseph (spagnolo), che è anche il parroco… Poi ci sono padre Pedro e padre Boris, del Togo, molto giovane ed efficiente! Anche lui, come tutti i togolesi, lo prendiamo in giro perché, essendo la sua nazione lunga ma molto stretta, i campi di calcio sono messi longitudinalmente, una porta a nord e una a sud, altrimenti sarebbero una in Costa d’Avorio e una in Benin, gli stati confinanti… Ma lui lo sa bene e ci scherza anche lui!

Sul mangiare non ci si può mai lamentare… si mangia e a sufficienza! La scorsa settimana in tavola c’erano: polenta di mais bianco, riso lessato, ceci, e un brodo normalmente misto… ogni tanto si arriva ad avere anche il pane…
Questa settimana, invece, è iniziato il ciclo delle lenticchie al posto dei ceci…
Padre Giovanni, che mi sono conquistato portandogli un chilo di parmigiano, un panettone e due bottiglie di grappa,  cerca di non farmi mancare nulla…
Lunedì ha fatto fare le tagliatelle al sugo, martedì ha comprato il pesce di fiume e giovedì la carne… Fantastico! Ed oggi la sorpresa di fine-settimana… radicchio coltivato da lui, padre Giovanni e lavato e disinfettato con le sue mani: una scorpacciata con un po’ di aglio, cipolla, pepe nero, un pizzico di sale, olio extravergine europeo (della Coop)… certo non è quello del “Giglio”, dei miei padroni di casa, della Valdichiana, ma va benone!
Insomma… niente da dire… E poi “non si deve parlare a bocca piena”, diceva la mia mamma…

Poi ci sono le novità politiche, e meno male che non sono di guerra!
In questo fine settimana dovrebbe finalmente arrivare il nuovo governatore, che in realtà sono tre! In pratica la regione “Lakes”, che aveva capoluogo a Rumbek, è stata divisa in 3 parti ciascuna affidata ad un governatore, ma i 3 governatori non sono indipendenti: ognuno ha responsabilità anche sull’opera-to degli altri, così si pensa di ovviare alle rivalità tribali, qui assai poco sentite, in quanto siamo in una zona abitata solo dal popolo Dinka. Insomma… siamo sempre appesi ad un filo…

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Alla prossima "nota"!



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