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martedì 14 aprile 2015

13 – Da Kampala a Roma, passando per Il Cairo


Chiedo scusa per il ritardo... ;)

Dopo il viaggio notturno da Moroto a Kampala speravo proprio in un paio di giorni tranquilli, con qualche commissione da fare, una bella chiacchierata con padre Silvester, provinciale dei Comboniani, l'intervista per la RadioIncontri…

Prima l'albergo in centro, sopra il mercato centrale di Nakasero, bellissimo a visitarsi ma piuttosto rumoroso dalle 6 del mattino ad oltre la mezzanotte, poi la città e le commissioni da fare, insomma, qui non si riesce a riposare!
Tanto per finire in gloria questa settimana di vera “quaresima”, vado a mangiare da “Fido-dido”, locale notissimo, anche se molto economico, sulla strada principale del centro, “Kampala Road”. Riesco a farmi ribaltare l'apparato digerente da pollo e patatine fritte, che però anche Fred Bongusto mandava giù a mala pena negli anni '60, ma a Detroit…
Sabato, giorno della partenza, vado a trovare padre Silvester prima di pranzo, così non mangio… Una bella intervista, con uno sguardo ampio sulla situazione pre-elettorale dell'Uganda, e soprattutto sulla situazione dei missionari e della Chiesa locale. Il Paese Uganda non potrà mai decollare se l'esercito rimarrà il maggior datore di lavoro e le guerre altrui la maggior fonte di guadagno, unitamente alla svendita del territorio alle multinazionali economiche (Monsanto, ecc.)… e la gente non si ribellerà, essendo pensiero dominante che andando via questo presidente, il prossimo potrebbe essere anche peggio…

Pomeriggio di riposo presso la “guest-house” delle suore Comboniane, posto veramente tranquillo e silenzioso, dopo un leggero pranzo, sano ed appetitoso, al nuovissimo centro commerciale per bianchi e ricchi “Nakumatt Village”, tanto per riabituarsi a luci e sprechi consumisti.

A mezzanotte arriva il taxi che mi porta all'aeroporto. Parto alle 4… arrivo al Cairo alle 7.30, dove trovo l'auto dell'albergo che mi è venuta a prendere. Anche qui… dalle 9 alle 12 devo aspettare la camera per andare, finalmente,
a dormire!
Al pomeriggio quattro passi in centro, piazza Tahrir, le vie dei negozi, e poi di nuovo a dormire… Domani voglio visitare il primo piano del Museo Egizio, poi vedremo come è il tempo.

Il Museo Egizio l'ho già visitato tre anni fa, ma questa volta me lo passo piano piano, con calma… è uno spettacolo veramente emozionante!
Martedì sostituisco il museo con una lunga e piacevolissima passeggiata lungo il Nilo, prima in giù, poi in su, sull'altra riva…
Non perdo l'occasione per rischiare di farmi arrestare per aver fotografato, in modo assolutamente involontario, l'ambasciata dell'Arabia Saudita, senza peraltro sapere che di questa si trattava… grazie ad un ragazzo che si è fermato a fare da interprete tra me e il gorilla della “security” saudita, cancello la foto e me ne posso andare senza ulteriori conseguenze… ma se sui palazzi scrivessero cosa sono e se gli uomini delle varie “security” parlassero almeno inglese…
Mercoledì seconda giornata museale: il primo piano, dove si trovano sarcofagi e mummie, e soprattutto le sale di Tutankhamun e di altri grandi della storia egiziana.
Per me è un brivido continuo… un'emozione unica… e pensare che proprio oggi a Torino si sta inaugurando il nuovo museo Egizio, che vidi, in stato di semi-abbandono una ventina di anni fa… andrò presto anche lì…

Giovedì il rientro a Roma… che dire… all'aeroporto del Cairo un gruppetto di italioti rumorosamente maleducati mi fa vergognare e venire voglia di tornare indietro, invece di proseguire…

Così finisce l'avventura del signor Bonaventura…”, senza il milione di lire… ma con la grandissima soddisfazione di aver portato a termine un bel progetto e di averne messi in cantiere altri…

Un grazie speciale, ancora, ovviamente, a tutti gli amici che mi hanno seguito ed aiutato in tutti i modi, ed un arrivederci, o rileggerci, speriamo presto!



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