Progetto INFORMAFRICA


Ridurre il "digital divide" portando la nostra CONOSCENZA
in modo ETICO e RESPONSABILE, ma non i nostri "modelli di vita"

sabato 24 novembre 2012

Ciao Uganda, al prossimo anno!



Ormai il corso sta finendo, siamo agli esami, più o meno si sa come finiranno e chi potrà insegnare e chi potrà solo “lavorare” utilizzando la videoscrittura e magari anche il foglio elettronico.
Su sedici allievi, tre potranno insegnare, e tre sono stati giudicati insufficienti: gli altri potranno lavorare utilizzando più o meno bene il PC.
Risultato abbastanza positivo, soprattutto se si guardano le premesse e quanto queste persone erano indietro nelle conoscenze informatiche!

Finisco il corso e gli esami giovedì mattina, con la cerimonia della consegna dei “certificati”. Dopo un'ora l'auto dei “Comboni Samaritans” mi porterà fino a Kampala: oltre trecentoventi chilometri di strada asfaltata ma strettissima almeno per la prima metà del percorso. Si calcolano normalmente almeno cinque ore, con una media di poco superiore a 60kh/h.
Ci fermiamo un momento a Karuma a vedere le scimmie che passeggiano lungo la strada o stanno sedute a mangiare banane sul bordo... e poi al successivo villaggio in cui si mangiano gli spiedini di bue, capra o fegato e le banane arrostite (con tutta la buccia!) che sono veramente una squisitezza!

A Kampala mi aspetta un'altra auto che mi porterà a Jinja, alle sorgenti del Nilo, dove mi aspetta una scuola alberghiera che ha problemi sui suoi PC e che mi sono impegnato a risolvere, in cambio di una visita alle sorgenti del Nilo e del trasporto, sabato sera, all'aeroporto di Entebbe per il rientro.
Tutto nella norma: la scuola ha una decina di PC con diverse edizioni di Windows e di Linux e diverse edizioni di “office automation”, sia di Microsoft, che di OpenOffice. Va cambiato tutto e messo tutto sotto lo stesso sistema operativo e con lo stesso software applicativo. Ovviamente Linux e OpenOffice!

Sabato mattina si va sul Lago Vittoria, dove c'è, sott'acqua, la principale sorgente del più lungo fiume del mondo: si vede un rigurgito di acqua e la corrente che attira dentro... quanto meno emozionante! Di qui è nata la nostra civiltà europea... di qui sono nate le culture egizia, greca e poi romana...
Ma al ristorante sul lago, con i missionari che mi hanno accompagnato, di tutto questo non si parla! Il pesce del lago, impanato, con il riso e il “curry” ci fanno dimenticare queste amenità culturali...
Dopo la visita al Museo Egizio del Cairo, a luglio, ora mi sento appagato! Erano sogni di gioventù, quelli di conoscere, di vedere, di incontrare gli amici egizi e nilotici, progenitori della nostra cultura e civiltà!
Ora, come dice Simeone nel suo Cantico nel vangelo di Luca (Lc 2, 29-32), potrei anche andarmene soddisfatto!

Rientro avventuroso... L'autista mi porta all'aeroporto di Entebbe alle 21 ed ho oltre sette ore da aspettare il volo... Poi al Cairo ne avrò un altro paio, ma che faranno pari con le due ore di cambio di fuso orario, ed arriverò a Roma verso le 13 della domenica. Ancora qualche ora di attesa per i treni fino a Sinalunga e poi qualche chilometro per arrivare a casa...
Beh... grazie all'aiuto dell'amico Roberto riesco ad arrivare a casa in meno di ventiquattro ore... proprio come andare in bus da Kampala a Nairobi!

Ciao Uganda! Ci vediamo ad ottobre del prossimo anno!



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