La prima settimana a Lira è stata
di preparazione e di inizio del corso agli insegnanti della
scuola “tecnica-vocazionale”, come i missionari hanno battezzato
le loro scuole di secondo livello, quelle che noi, fino a non so
quale riforma, chiamavamo “istituti di avviamento
professionale”; quelle scuole, senza offesa per nessuno, anzi
peccato che non ci siano più, che aiutavano le famiglie ad avviare
a un lavoro i ragazzi che non avevano molta voglia di studiare per
anni e che ora è comunque obbligato a fare studi che non aiutano
certo all’introduzione al mondo del lavoro.
Stavamo diventando un popolo di
laureati nullafacenti… meno male che da una pessima riforma alla
successiva siamo arrivati non più al “6 politico” ma alla scuola
in cui la “condotta” è diventata non obbligatoria (con il peso
che si poteva dare a questo voto) ma anzi aiuterà a fare media
con le materie ostiche… l’importante sarà starsene tranquilli al
proprio posto, non dare fastidio all’insegnante, arrivare al 5
e mezzo, e il gioco sarà fatto… quindi si diventerà diplomati
in “tranquillità” del tipo “onda morta”…
Qui la scuola è molto differente
e ne ho già parlato assai… Queste scuole tecniche preparano
carpentieri, meccanici, muratori, elettricisti a fare il loro
mestiere con buone cognizioni tecniche, ed è anche per questo
che chi le dirige vuole ora avere anche l’aula di informatica. Dare
agli studenti dell’ultimo anno la possibilità di saper usare
il computer, anche se a casa non se lo possono certo permettere,
significa dare loro una possibilità in più di trovare lavoro in
aziende, normalmente piccole, in cui potranno far valere anche questa
conoscenza.
Il viaggio da Kasaala a Lira,
fatto su un taxi che fino a circa 30 chiometri dall’arrivo ha
viaggiato solo con cinque persone a bordo è andato bene… negli
ultimi chilometri i passeggeri si sono moltiplicati e le sardine
hanno boccheggiato un po’… In definitiva poteva andare molto
peggio...
A Lira, come ovunque, i Padri e
Fratelli Comboniani mi hanno accolto come un amico di vecchia data,
ricordando che ero già stato qui due anni fa per un bel periodo,
quando abbiamo attrezzato l’aula ex-novo con computer e pannelli
solari… Avevo dovuto raccogliere, allora, un po’ di soldi in
pochi giorni, per i pannelli solari… ed ora c’è anche una
bella targa che ricorda i “donatori” dell’aula e dei pannelli
solari, tra cui i “Paolo Merlo’s Friends”… Ancora un GRAZIE a
tutti coloro che hanno contribuito… Ottimo investimento!
Lunedì si è organizzato il corso
e martedì ho conosciuto gli insegnanti che ora partecipano; tre
erano già stati miei studenti 2 anni fa e ci riprovano. Cominciamo
giovedì mattina, a ritmo accelerato, per arrivare in tempo per
l’inizio delle lezioni.
Siamo quindi ormai verso la metà
del corso, senza infamia e senza lode, chi va un pochino più avanti
e chi si ferma ogni tanto per la fatica… Non male, ma sicuramente
il livello non è migliore di due anni fa…
Domenica sera è venuto a cenare
in comunità il vescovo, quello che io chiamo “fratello vescovo”
e che “puzza di pecora”. Quasi sempre la domenica sera viene
a cenare dai suoi ex-confratelli comboniani, ma la scorsa settimana
aveva altri impegni.
Quando c’è mons. Franzelli a
cena, la varietà dei discorsi, l’interesse per quanto dice,
ma anche la simpatia del suo parlare, rendono la serata sempre molto
piacevole. Anche se poi c’è il “pierino” (il sottoscritto,
ovviamente) che lo provoca su argomenti magari più mondani, ma
a cui non si sottrae mai.
Si parla allora dei manifesti che
“vorrebbero insultare il Papa” ma denotano la semplice volgarità
di chi li ha stampati e fatti attaccare per Roma; delle successioni
dei vescovi qui in Uganda: lui stesso scade ad aprile, ma potrebbero
esserci due anni di “proroga”. In Sud Sudan ci sono
“scoperte” cinque diocesi su sette… e una è scoperta da 6
anni… Qui ce n’è scoperta solo una, da tre anni, non per la
morte del vescovo, ma per la sua promozione ad altra diocesi più
importante… Io gli auguro di rimanere ancora un po’ qui, ma so
che è continuamente sotto attacco del clero locale che vuole
far carriera, e quindi farà secondo il volere del suo
superiore… Ma ci sono in corso anche due successioni di cui
parlare, molto importanti per la “curia romana”: il vescovo di
Milano, scaduto da qualche mese e che sembrava dovesse smettere
subito, e il vicario di Roma, Vallini, che ha già superato i due
anni di proroga, per cui si pensa che dovrebbe arrivare ben presto un
successore…
Dopo cena, la torta fatta in casa
per il compleanno di Fratel Gilberto, un limoncello saltato
fuori da chissà dove, ancora qualche chiacchiera e poi, come dopo
“carosello”, tutti a nanna…
Non senza aver impegnato il
vescovo a ricevermi in diocesi per presentarmi la nuova direttrice
della radio “Radio WA”, gemellata due anni fa con “RadioIncontri
InBlu”… e sperando magari in una nuova intervista da mandare in
onda nelle prossime puntate di “Volontariando”…
Due parole per gli amanti del
meteo… qui ogni tanto fa una spruzzata di acqua, ma non si sente
ancora l’arrivo della stagione delle piogge: d’altra parte la
stagione secca è cominciata molto presto, a metà novembre, e
la gente è stanca di respirare polvere e vedere tutto secco anche se
ci troviamo a 1200m. di altezza…
La stagione delle piogge, secondo
la tradizione, dovrebbe cominciare con la luna pasquale… e manca
ancora un mese e mezzo… veramente troppo tempo ancora!
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