Progetto INFORMAFRICA


Ridurre il "digital divide" portando la nostra CONOSCENZA
in modo ETICO e RESPONSABILE, ma non i nostri "modelli di vita"

sabato 15 aprile 2017

5 – Capodanno e oltre - 170110


Trascorso il Capodanno a Gulu, sono rientrato a Kasaala, dove la prossima settimana e fino alla fine di gennaio terrò il corso agli insegnanti della scuola secondaria dei comboniani.

Il Capodanno è stato quanto meno “normale”, nel senso occidentale del termine… Cena in famiglia allargata… poi le donne hanno finito i preparativi e le pulizie per far trovare la casa perfetta al nuovo anno, i bambini hanno continuato a giocare e guardare i cartoni animati alla tv, i “maschietti” hanno chiacchierato del più e del meno.
Allo scoccare della mezzanotte si sono visti i fuochi artificiali di Gulu (niente a che vedere con quelli di s. Ranieri a Pisa, per esempio)… poveri ma belli…
La bottiglia di spumante è stata sostituita da una bottiglia di vino dolce ugandese a 12°: vino di ananas e altri frutti, ricorda i vini passiti, ma molto da lontano… Pantelleria non c’entra per nulla… Ai bimbi e agli altri le bibite, a me il padre ha fatto avere una birra!
Cosa vuoi più dalla vita???

Alle sette del 1° gennaio la messa, tanto per non dormire mai troppo… Quindi passeggiata all’alba fino alla chiesa e poi, già con un bel sole, per ritornare…

L’ultima visita a Gulu vado a farla al centro “Comboni Samaritans Gulu”, dove qualche anno fa sono stato un paio di mesi a fare un’aula di informatica e il relativo corso per i docenti. Poi la scuola non ha proseguito il progetto, ma mi faceva piacere rivedere il direttore e, soprattutto, la suora comboniana che lo controlla: non è più suor Dorina, ora Provinciale delle suore comboniane italiane, ma suor Giovanna Calabria, che ha fondato questo centro molti anni fa e che avevo incontrato a Juba in qualche pellegrinazione. Accoglienza a dire poco molto calorosa. Bene. Nel negozietto dove vengono venduti i prodotti della cooperativa delle donne con handicap mi compro altri due piccoli presepi per la mia collezione…

Ancora due giorni di preparazione per il corso che terrò a Kasaala e poi l’arrivederci a Gulu, al suo mercato, alle sue strade polverose e alla famiglia che mi ha ospitato per queste settimane.
La bimba più piccola, Lala, tre anni a gennaio, ha finalmente famigliarizzato un po’ e ogni tanto, quando ha tempo libero dagli altri impegni, - l’abbiamo soprannominata “supervisor”, perché controlla sempre tutto e tutti - viene a giocare e a farsi prendere in braccio… ma non voglio esagerare, sapendo che mancano pochi giorni alla partenza…

Viaggio verso Kasaala ottimo, bus velocissimo ma prudente con un autista da cartolina: probabilmente somalo, nero, con la barba, in divisa ufficiale della compagnia, con un copricapo che ricorda quelli di Sandokan e dei personaggi dei racconti di Salgari e i guanti da pilota… bellissimo!

L’indomani, giorno dell’Epifania, telefono per ringraziare dell’accoglienza e mi dicono che Lala continua a girare per casa cercandomi e chiedendo a tutti se mi hanno visto e dove sono… L’ho conquistata!… ma mi dispiace molto sentire che mi cerca…

La scuola-college è pronta: i pannelli solari sono installati da tempo, grazie ai soci e benefattori dell’associazione “Economia Alternativa”, i tavoli e le sedie ci sono, i pc, regalo di “Informatici Senza Frontiere”, anche. Faccio la “selezione” degli insegnanti che parteciperanno… ne scelgo nove perché tre posti vanno al direttore, alla segretaria ed al responsabile contabile che vogliono (e ne hanno bisogno) di approfondire la conoscenza. Il corso sarà un corso di base, ma per loro vuol dire fare un passo di venti anni e più: conoscere come è fatto e funziona un pc, cosa è un sistema operativo, usare la video-scrittura e il foglio elettronico o imparare a preparare le diapositive per una presentazione è basilare. In più faranno anche un po’ di pratica, visto che non hanno la possibilità di avere un pc personale…
Lo stipendio di questi insegnanti, e parliamo delle scuole superiori, va dai 200 ai 300 mila scellini, pari a 60-90 euro… Un pc portatile costa circa 300 euro…

Il corso, che non è gratuito, viene fatto pagare 40 mila scellini, circa 11 euro, per dare un valore che non sia alto, ma perché così sono tutti impegnati al massimo. Pagamento in due rate… la prima e la seconda settimana…
E’ un impegno che si prendono investendo sulle loro capacità personali!
Ovviamente il ricavato va a coprire i costi del corso (certificati, stampe varie, il mio trasporto quotidiano, ecc.).

Ecco, il trasporto quotidiano… La scuola dove tengo il corso è ad otto chilometri dalla comunità. Padre Giorgio mi aveva offerto l’auto per andare e tornare, ma io qui non intendo guidare: basterebbe che urtassi un bambino e sarebbe la volta che qualcuno mi fa la pelle… Si decide di fare un accordo con un “boda-boda”, la moto-taxi, che mi verrà a prendere tutte le mattine e mi riporterà indietro nel tardo pomeriggio, alla fine delle lezioni. Ottima decisione…

La strada è tutta sterrata e stretta e quando si incontrano auto o camion in senso contrario ci si deve buttare fuori strada per non fare scontri frontali, in compenso si viene coperti di polvere rossa…
Il mio “taxi”, provato nel primo percorso per un sopralluogo all’aula, ha deciso di non farmi prendere troppa polvere: faremo un percorso misto, tra strada sterrata e sentiero nella foresta di piante tropicali… mancano solo i leoni…
Così avrò la gioia di fare 25 minuti di motocross al mattino ed altrettanti al pomeriggio…

Passata la Befana, le feste se ne sono andate, i nostri bimbi tornano a scuola, quelli ugandesi cominciano a fine mese il nuovo anno scolastico, dopo due e mezzo di vacanza: nei mesi da ottobre a gennaio, stagione delle piogge, è difficile arrivare anche a scuola…




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