La scorsa settimana sono stato a
parlare con i “padri comboniani” che sono a Layibi, una frazione
a circa tre chilometri dalla città, verso sud. Hanno una scuola
professionale molto valida, e poi una scuola per “postulanti”,
oltre alla parrocchia e ad una scuola secondaria passata ora allo
Stato.
Motivo primo della visita era di
salutare padre Luigi Gabaglio, comasco, amico di famiglia, e poi
cogliere l’occasione per vedere che necessità ci sono per la loro
scuola. Così ho anche incontrato ancora una volta fratel Konrad e
padre Raymundo che sono qui da diversi anni.
Nei giorni prima della partenza
avevo visto su Facebook che i miei amici bolzanini del Centro
Pace, diretto dall’amico Francesco Comina, e quelli dell’Eremo di
Ronzano, dei padri “Servi di Maria”, avevano avuto la visita e la
presentazione di un libro di suor Rosemary Kyirumbe, ugandese, famosa
per diversi premi presi per il suo impegno nel recupero psicologico,
morale e civile di ragazzi e ragazze rilasciati o scappati
dall’esercito di Joseph Kony (LRA - “Lord’s Resistance
Army”… Armata di Resistenza del Signore, nel senso del padre
eterno, ma forse più nel senso del sig. Kony, criminale al livello
di Al-Baghdadi, capo dell’ISIS!). La notizia di questo giro di
presentazioni mi aveva incuriosito, dato che stavo per venire in
Uganda e, nonostante la conoscenza di moltissime persone, non
avevo mai sentito parlare di questa “suora miracolosa”…
Durante l’incontro con padre
Luigi, mi dice che nei giorni prossimi è impegnato con suor
Rosemary, che ha la sede a Gulu e che sta costruendo una scuola ad
Endriani, un villaggio del nord-ovest; un’altra scuola l’ha già
costruita ad Attiak, piccolo centro a nord di Gulu, dove si
dividono le due strade che portano al Sud Sudan. Potrebbe essere
utile, e forse necessario, un aiuto per inserire nelle due scuole
l’aula di informatica, preparando anche gli insegnanti: il mio
mestiere attuale…
Credo proprio che “Informatici
Senza Frontiere”, l’associazione di cui faccio parte,
potrebbe essere interessata a questi due nuovi progetti…
Faccio due più due e gli chiedo
di incontrarla al più presto, essendo in sede raramente…
appuntamento fissato per l’indomani, 30 dicembre: un incontro che
fa diventare anche il 2016 non uno dei peggiori, almeno per me!
L’incontro con suor Rosemary è
cordialissimo e la presenza di padre Luigi facilita ovviamente
il tutto. Dopo una breve chiacchierata di conoscenza reciproca,
registro una bella intervista per “Radio Incontri InBlu”
(www.radioincontri.org
/ Volontariando), poi parliamo dei suoi progetti e delle possibilità
di collaborazione. Speriamo che ISF accetti le proposte che
verranno…
Tra novembre e dicembre ho
incontrato, sempre per interviste per “Radio Incontri”, tre
persone eccezionali: Chaimaa Fatihi, ragazza italo-marocchina,
studentessa di legge all’Università di Modena, che ha scritto
un libro contro l’ISIS (“Non ci avrete mai!”) il giorno dopo
l’attentato di Parigi al “Ba-ta-clan”; poi il dottor Pietro
Bartolo, medico di Lampedusa, autore prima di tutto di moltissimi
salvataggi in mare ed in ospedale, e, con Lidia Tilotta, del libro
“Lacrime di sale”, da cui il film “Fuocammare”, che lo vede
interprete protagonista; e infine suor Rosemary Nyirumbe… Veramente
incontri che, se da un lato ti fanno commuovere, dall’altro
riempiono il cuore di gioia per sapere che ci sono persone disposte
ad impegnarsi in tutto e per tutto per gli altri, per la pace, contro
le guerre e contro il “male” in genere.
Ne esco cresciuto e aiutato a
proseguire nel mio volontariato e nel mio impegno civile.
Suor Rosemary ha costruito a Gulu
il “Centro Santa Monica”: una bellissima scuola di cucito per le
ragazze in “recupero”. Producono borsette e tanto altro… ma la
suora spiega ridendo che prima ha dovuto imparare lei a cucire e a
lavorare, poi ha dovuto insegnarlo alle altre suore, perché
loro non sapevano fare nulla se non la cucina, la pulizia della casa
e le preghiere… Alla fine della spiegazione mi mostra una
borsetta cucita con pezzi metallo ricavati dalle armi distrutte
e da rifiuti riciclabili di vario genere; poi mi fa vedere i premi
ricevuti in Italia e dalla CNN e, prima di lasciarmi, mi regala una
copia firmata del libro “Cucire la speranza” (EMI), scritto da
due americane sulla sua storia ed il suo progetto.
Al termine dell’incontro, per
verificare la validità dei progetti, riusciamo a parlare in
diretta con Francesco Comina, a Bolzano, che, subito dopo pubblica un
post su Facebook: inutile dire che questo incontro e questa
pubblicità devono servire per aiutare suor Rosemary nei suoi
progetti.
Il progetto della scuola di
Endriani è per una scuola secondaria di agraria: hanno già
comprato qualche ettaro di terreno e 24 vacche. Ora cominceranno a
costruire la scuola, ma qui si costruisce velocemente e non è zona
sismica…
potrebbe essere tutto pronto per
l’inizio dei corsi fra un anno…
Spero proprio che tutti i miei
Amici collaborino a questo progetto… magari riusciamo a
“regalare” alla scuola di Endriani una dozzina di pc portatili ed
anche un mese di corso per i loro insegnanti…
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