Dopo un week end in totale relax ed avendo
anche ripreso appetito e voglia di muovermi, lunedì e martedì li dedico a
qualche passeggiata nell’inferno della capitale: traffico convulso e totalmente
disordinato che mi ricorda gli anni ’60 e ’70 nelle nostre città… gas di
scarico, sirene di auto “ufficiali” seguite da quelli più furbi che si
accodano, motorini (i famosissimi “boda-boda”) che guizzano tra le auto, come a
Roma gli scooter, pedoni che rischiano la vita ad ogni attraversamento,
marciapiedi assenti e polizia che, quando c’è, blocca automaticamente il
traffico: ho visto tre poliziotti su un incrocio fischiare contemporaneamente
per dare direttive diverse… Il passaggio dei “cortei ufficiali” con polizia ed
esercito davanti, dietro e di fianco, contribuiscono al caos totale…
Passando nella zona del mercato di vedono
molti giovani con in mano pacchi di sterline sud-sudanesi pronti a cambiarle a qualsiasi
cifra… Stamattina il cambio è oltre 32 sterline per un dollaro… come avevo
scritto in un’altra “nota”, all’arrivo a gennaio il cambio era a 22: una
svalutazione del 30% in un mese e mezzo… ovviamente o si hanno i soldi o non si
compra nulla, men che meno da mangiare!
Per quanto concerne la situazione politica,
è in movimento, ma non si sa bene per dove… Giovedì scorso il presidente Salva
Kiir ha firmato il “decreto” che rinomina il vice-presidente nella persona di
Riak Machar e, come secondo vice-presidente, un altro elemento
dell’opposizione, James Igga.
Tra sabato e domenica è arrivata la
risposta, positiva, di Riak Machar, che, al momento, si trova in Sudan, ma
insieme alla nota positiva ce n’è subito una negativa: Machar non rientrerà a
Juba finché il presidente non farà sgombrare Juba da buona parte dell’esercito
(quella, beninteso, fedele al presidente Salva Kiir). In effetti una parte
dell’esercito si è ritirata fuori Juba di circa 20/25 chilometri… ossia, come
prendersi per i fondelli reciprocamente… D’altra parte Machar non vuole essere
assassinato e si porta i suoi soldati, che lo difenderanno dagli avversari
politici… Intanto Machar va in visita a Pretoria, aspettando gli eventi…
Martedì un altro colpo di scena. Salva
Kiir, come un buontempone qualsiasi, minaccia Riak Machar di ritirare il decreto
della nomina, se non si presenterà entro giovedì a Juba per la formazione del
nuovo governo…
Direi che così non va proprio bene. Gli
alti e bassi della tensione sono molto forti e sembrano destinati a non finire,
ma anzi, a sostenere l’ipotesi di una resa dei conti “finale” entro pochi
giorni…
Juba è veramente un mezzo inferno… Non c’è
una centrale elettrica realmente funzionante ed ogni struttura, azienda,
albergo, edificio commerciale, hanno i loro generatori, che vengono messi in
funzione alla sera, quando i pochi pannelli solari esistenti non caricano più,
ma i frigoriferi e i condizionatori vanno a pieno regime: i generatori vanno a
gasolio: si può immaginare facilmente il livello di inquinamento che si
raggiunge! In più, per ottenere record ancora migliori, in molte strade, di
notte si bruciano i rifiuti urbani… dalla plastica, alle gomme ai rifiuti
organici, e così via…
Sulla salute dei cittadini piovono fumo,
ceneri, residui bruciati, e così via… Di notte bisogna alzarsi due o tre volti
per bere e bagnarsi il naso riarso dai fumi tossici e non…
Il cielo di notte non fa vedere molte
stelle… la mattina, fino alle 19 il sole fa fatica a far capolino tra le nuvole
di fumo che coprono ancora la città…
Yirol era un paradiso, solo i camion vuoti
verso Juba e pieni verso Rumbek… ma l’Africa è e rimane Africa… e non si può
stare più di qualche mese senza tornare!
Intanto è stato approvato da Economia Alternativa
il progetto per il “St. Daniele Comboni College” di Kasaala-Luweero; progetto
per cui Informatici Senza Frontiere aveva procurato i pc. Se gli amici che mi
leggono aiuteranno questo progetto (di cui avevo già parlato nella prima “nota di
viaggio” di quest’anno), alla fine ci saranno anche i fondi per il viaggio, i
visti e le varie piccole spese di permanenza! Così il prossimo anno avrò già un
posto in cui andare…
Ultima “notizia”… Riprenderò queste “note
di viaggio” a fine aprile dall’ospedale pediatrico di Kimbondo (Kinshasa,
Repubblica Democratica del Congo), dove andrò a fare un corso sul foglio
elettronico ai medici ed uno di prima alfabetizzazione informatica agli infermieri.
Grazie per l’attenzione che mi avete
concesso finora e che vorrete concedermi in futuro, ed anche e soprattutto, per
gli aiuti che vorrete far avere a me o alle associazioni che mi sostengono.
Buona Pasqua a tutti!
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