Progetto INFORMAFRICA
Ridurre il "digital divide" portando la nostra CONOSCENZA
in modo ETICO e RESPONSABILE, ma non i nostri "modelli di vita"
giovedì 24 dicembre 2015
Una nuova scuola a gennaio e un aiuto ADESSO!
Buon Natale e Buon 2016!!!
Innanzi tutto un grazie a tutti coloro che mi leggeranno ancora ed anche a coloro che lo faranno per la prima volta...
Quando parto per una nuova "missione", riapro questo blog, che raccoglie le mie impressioni, le mie sensazioni, le mie "avventure" in Africa (per ora!)...
Questa volta ho deciso di farlo prima, chiedendo anche un aiuto... ma come... sì, un aiuto... ne avevo chiesto uno da Ngetta e molti hanno contribuito e il progetto è stato realizzato a tempo di record... Oggi sono a chiedere un aiuto "preventivo": il "Progetto Informafrica - Comboni Secondary School - Lweero-Kasaala" si realizzerà nella seconda parte del 2016 o nel 2017, ma occorre cominciare a raccogliere i fondi per realizzarlo... quindi l'associazione "Economia Alternativa onlus", che finanzierà questo progetto, ha aperto un "canale preferenziale" sul suo conto (cod. fiscale 96397590587). Il Progetto sarà co-finanziato da "Informatici Senza Frontiere onlus" (cod. fiscale 94106980264).
Ogni versamento fatto con la causale del progetto come sopra, verrà registrato e verrà fornita la documentazione per le detrazioni fiscali.
Chi vorrà partecipare a questo progetto potrà richiedermene copia via e-mail o con un messaggio su Facebook, Messenger o Whatsapp (paolomerlo@aol.com).
Ed ora riprendiamo il discorso attuale...
Partenza programmata per il 7 gennaio da Roma con sosta al Cairo e arrivo a Juba (Sud Sudan) il giorno 8. Di qui sarò portato ad Yirol, nella regione "Lakes", dove si trova anche Mapuordit, in cui sono stato per diversi mesi nel 2010 e 2011.
Yirol è una piccola "cittadina" a circa 150 chilometri da Rumbek, capoluogo della regione, a 80 km da Mapuordit e circa 300 da Juba. Ci ero stato per un convegno giovanile nel 2010 con l'allora vescovo di Rumbek mons. Cesare Mazzolari, comboniano, mancato improvvisamente nei giorni di luglio 2011 successivi all'indipendenza dal Sudan, per cui si era battuto moltissimo.
In questa cittadina ci sono alcune scuole e la missione del Padri Comboniani, un ospedale del CUAMM - Medici per l'Africa di Padova e poco altro. Siamo vicini ad un fiume molto pescoso e traversato dal "ponte Italia", costruito una ventina di anni fa dal Genio Militare italiano.
Nella Parrocchia è stato costruito un centro giovanile e questo è in fase di attrezzatura di un'aula di informatica. realizzata, ancora una volta, con la collaborazione di "Economia Alternativa", "Informatici Senza Frontiere", i Padri Comboniani e il sottoscritto che cercherà di formare i docenti per la scuola.
Sarà una gioia continuare ad informarvi sulle vicissitudini della realizzazione di questo progetto e cercherò di farlo puntualmente, sia attraverso questo blog, che verrà segnalato di volta in volta su Facebook, sia tramite la trasmissione radiofonica "Volontariando", per l'emittente di Cortona "Radio Incontri InBlu", ascoltabile in podcast sul sito www.radioincontri.org...
Sarò felice anche di dare riscontro a chiunque voglia porre domande o considerazioni sul progetto e sulle "note di viaggio".
Auguro a tutti un LIETO NATALE ed un 2016 pieno di PACE e SERENITA'.
martedì 14 aprile 2015
13 – Da Kampala a Roma, passando per Il Cairo
Chiedo scusa per il ritardo... ;)
Dopo
il viaggio notturno da Moroto a Kampala speravo proprio in un paio di
giorni tranquilli, con qualche commissione da fare, una bella
chiacchierata con padre Silvester, provinciale dei Comboniani,
l'intervista per la RadioIncontri…
Prima
l'albergo in centro, sopra il mercato centrale di Nakasero,
bellissimo a visitarsi ma piuttosto rumoroso dalle 6 del mattino ad
oltre la mezzanotte, poi la città e le commissioni da fare, insomma,
qui non si riesce a riposare!
Tanto per finire in gloria questa settimana di vera “quaresima”, vado a mangiare da “Fido-dido”, locale notissimo, anche se molto economico, sulla strada principale del centro, “Kampala Road”. Riesco a farmi ribaltare l'apparato digerente da pollo e patatine fritte, che però anche Fred Bongusto mandava giù a mala pena negli anni '60, ma a Detroit…
Tanto per finire in gloria questa settimana di vera “quaresima”, vado a mangiare da “Fido-dido”, locale notissimo, anche se molto economico, sulla strada principale del centro, “Kampala Road”. Riesco a farmi ribaltare l'apparato digerente da pollo e patatine fritte, che però anche Fred Bongusto mandava giù a mala pena negli anni '60, ma a Detroit…
Sabato,
giorno della partenza, vado a trovare padre Silvester prima di
pranzo, così non mangio… Una bella intervista, con uno sguardo
ampio sulla situazione pre-elettorale dell'Uganda, e soprattutto
sulla situazione dei missionari e della Chiesa locale. Il Paese
Uganda non potrà mai decollare se l'esercito rimarrà il maggior
datore di lavoro e le guerre altrui la maggior fonte di guadagno,
unitamente alla svendita del territorio alle multinazionali
economiche (Monsanto, ecc.)… e la gente non si ribellerà, essendo
pensiero dominante che andando via questo presidente, il prossimo
potrebbe essere anche peggio…
Pomeriggio
di riposo presso la “guest-house” delle suore Comboniane, posto
veramente tranquillo e silenzioso, dopo un leggero pranzo, sano ed
appetitoso, al nuovissimo centro commerciale per bianchi e ricchi
“Nakumatt Village”, tanto per riabituarsi a luci e sprechi
consumisti.
A
mezzanotte arriva il taxi che mi porta all'aeroporto. Parto alle 4…
arrivo al Cairo alle 7.30, dove trovo l'auto dell'albergo che mi è
venuta a prendere. Anche qui… dalle 9 alle 12 devo aspettare la
camera per andare, finalmente,
a
dormire!
Al
pomeriggio quattro passi in centro, piazza Tahrir, le vie dei negozi,
e poi di nuovo a dormire… Domani voglio visitare il primo piano del
Museo Egizio, poi vedremo come è il tempo.
Il
Museo Egizio l'ho già visitato tre anni fa, ma questa volta me lo
passo piano piano, con calma… è uno spettacolo veramente
emozionante!
Martedì
sostituisco il museo con una lunga e piacevolissima passeggiata lungo
il Nilo, prima in giù, poi in su, sull'altra riva…
Non
perdo l'occasione per rischiare di farmi arrestare per aver
fotografato, in modo assolutamente involontario, l'ambasciata
dell'Arabia Saudita, senza peraltro sapere che di questa si trattava…
grazie ad un ragazzo che si è fermato a fare da interprete tra me e
il gorilla della “security” saudita, cancello la foto e me ne
posso andare senza ulteriori conseguenze… ma se sui palazzi
scrivessero cosa sono e se gli uomini delle varie “security”
parlassero almeno inglese…
Mercoledì
seconda giornata museale: il primo piano, dove si trovano sarcofagi e
mummie, e soprattutto le sale di Tutankhamun e di altri grandi della
storia egiziana.
Per
me è un brivido continuo… un'emozione unica… e pensare che
proprio oggi a Torino si sta inaugurando il nuovo museo Egizio, che
vidi, in stato di semi-abbandono una ventina di anni fa… andrò
presto anche lì…
Giovedì
il rientro a Roma… che dire… all'aeroporto del Cairo un gruppetto
di italioti rumorosamente maleducati mi fa vergognare e venire voglia
di tornare indietro, invece di proseguire…
“Così
finisce l'avventura del signor Bonaventura…”, senza il milione di
lire… ma con la grandissima soddisfazione di aver portato a termine
un bel progetto e di averne messi in cantiere altri…
Un
grazie speciale, ancora, ovviamente, a tutti gli amici che mi hanno
seguito ed aiutato in tutti i modi, ed un arrivederci, o rileggerci,
speriamo presto!
martedì 7 aprile 2015
12 - La Karamoja, da Lira a Kotido e Moroto
Finito
il lavoro a Ngetta, consegnati i certificati, salutati i missionari,
registrato il “gemellaggio” tra “RadioIncontri Valdichiana” e
la “Radio Wa” (la “nostra radio”) del vescovo Franzelli,
lascio Ngetta e Lira per una settimana di viaggio ricognitivo in
Karamoja, dal vescovo di Kotido, padre Giuseppe Filippi, comboniano
trentino, e poi da padre Damiano Guzzetti, vescovo di Moroto,
comboniano comasco.
Il
primo viaggio, da Lira a Kotido, in pullman, dura circa sei ore, per
fare meno di 200 km. La strada non è asfaltata, se non per i primi
tre chilometri, che si scordano subito. Non è malvagia, la stagione
delle piogge ancora tarda a venire e quindi le buche sono ancora
poche ed il traffico è assolutamente poco, quindi anche la polvere
non è poi moltissima.
Il
paesaggio, passando dall'area centrale verso il nord-est, cambia
assai ed in modo quasi repentino: si passa dall'Uganda
lussureggiante, piena di verde, di alberi altissimi, mogani ed
eucalipti, ma anche papaye e banani, ad un paesaggio che mi ricorda
subito il Sud Sudan. La savana con i suoi piccoli arbusti, con tanta
terra arida, con tante capre e i pastori, con i costumi simili a
quelli dei pastori dinka sudsudanesi: un unico pezzo di stoffa legato
ai fianchi, ma che cala da una spalla e cinge come una gonna; il
bastone, o la lancia, portato dietro il collo con appese le mani;
orecchini e bracciali anche per i pastori maschi, ma le donne qui non
si vedono.
L'arrivo
a Kotido verso sera, in tempo per fare una bella doccia prima di
cena. A cena, oltre al vescovo, c'è anche un suo collaboratore
italiano, Francesco, che mi ha accolto cordialmente e che domani mi
accompagna nelle missioni della zona. Cena ottima, senza eccessi e
con tanta cordialità. A letto presto, data anche la stanchezza del
viaggio.
Martedì
si fa il giro delle missioni per raccogliere i progetti per “Economia
Alternativa” e conoscere meglio il territorio. Qui i problemi sono
immensi: dalla produzione agricola alle scuole, dalla corrente
elettrica che manca (proprio non arriva la rete), all'acqua che
dipende dal padreterno e dai cambiamenti climatici, forti e sentiti
anche qui, all'istruzione degli insegnanti... il Paese sta cambiando,
ma il cammino è lunghissimo. Manca anche la rete telefonica del
provider che uso io, così sono anche senza telefono...
Raccolgo
qualche progetto agricolo e un progetto per un'aula informatica nella
scuola per gli insegnanti elementari. Servono anche i pannelli solari
per le pompe dei pozzi, altrimenti le donne continueranno ad essere
sfruttate anche per andare a prendere l'acqua.
La
sera padre Giuseppe mi concede l'intervista di rito per
RadioIncontri, ed
una
interessante chiacchierata sui problemi locali.
Mercoledì
mattina prendo il “matato”, il pullmino a 15 posti che in un paio
di ore mi porta a Moroto: la sabbia qui la fa da padrona, ma basta
una doccia per tornare alla normalità. A pranzo ritrovo padre
Damiano, che un paio di anni fa mi aveva portato a visitare le
sorgenti del Nilo, fuori Jinjia, ma non era ancora vescovo.
Il
vescovo è impegnato in un meeting con le donne, ma riesco ad
incontrare il parroco di Matany, un villaggio a circa 30 chilometri,
sede di un ospedale piuttosto grande gestito dai comboniani, che mi
parla di un paio di progetti agricoli interessanti e che mi farà
avere.
Alla
sera padre Damiano mi concede la sua intervista per lo “Speciale
Uganda” di RadioIncontri ed una bella chiacchierata.
Giovedì
mattina una cosa che mi emoziona: il vescovo dice la Messa solo per
sé e per me... inutile dire che si prega veramente per tutti!
Dopo
la colazione visita alla Caritas diocesana e giro in città. Pranzo e
preparazione al viaggio della prossima notte... Verso le 17 fratel
Francis mi accompagna al bus per prenotare il posto: lo scelgo e do
mille scellini al ragazzo che mette la sua giacca sul mio posto.
Alle
20 veloce cena e saluti di rito. Fratel Francis mi accompagna al bus
e se
ne
va... il posto prenotato è occupato da una signora con un bimbo
piccolo. Non la disturbo nemmeno: chiamo uno dei ragazzi
dell'organizzazione, si fa per dire, e gli dico che occupo un posto
dei loro... Dopo una brevissima discussione decido di rimanere seduto
nel posto dello “staff” creando un gran scompiglio e lamentele di
tutto il personale: non mi sposto nemmeno un momento, per far capire
che l'organizzazione è un'altra cosa: devono essere più seri...
Peccato
che, secondo tradizione, nel posto a fianco si siede un essere da 120
chili che mi sovrasta e mi schiaccia per tre quarti del viaggio... ma
quando scende... quello che prende il suo posto mi si addormenta su
una spalla...
Dieci
ore di viaggio di notte, con alcune fermate, nemmeno un minuto di
sonno! Alle 7.30 arriviamo a Kampala e devo aspettare le 11 per
andare in albergo a dormire qualche ora... ma in città io non ci
riesco, anche perché l'albergo si affaccia sul più importante
mercato cittadino... beh... dormirò all'arrivo al Cairo, domenica...
ma siamo ancora a venerdì!
giovedì 19 marzo 2015
11 – Verso la chiusura del “progetto”
Questa settimana si concludono i corsi paralleli: sedici
persone, tra maestri delle primarie, insegnanti della scuola tecnica e un paio
di studenti avviati all'università o al lavoro, tra giovedì e sabato faranno
gli esami e riceveranno il “certificato” con la valutazione finale...
Tutti insieme ringraziamo gli amici che hanno contribuito e
contribuiranno in modo determinante allo sviluppo positivo di questo progetto:
l'energia elettrica continua a mancare saltuariamente tutti i giorni, ma noi,
con i nostri/vostri pannelli solari andiamo avanti tranquilli e sereni!
Mancano ancora circa 1.000 euro per raggiungere la quota che
avevamo concordato ma sappiamo che molti amici aspettano la fine del mese per
darci il loro contirbuto.
Una bellissima notizia è giunta da “Informatici Senza
Frontiere”: il presidente Dino Maurizio mi ha comunicato una cospicua donazione
che consente, con i mille euro che arriveranno ancora dagli amici, di chiudere
completamente il debito! Grazie! … anche a nome di Fratel Gilberto, riminese,
che ha messo anche la sua anima per il miglioramento di questa scuola!
Sono ormai tre settimane che si vive con una temperatura
minima di quasi 30 gradi ed una massima che raggiunge e forse supera i 45° tra
le 13 e le 16... qualcuno comincia a dire che “oggi fa più caldo di ieri”...
non ci credo, è solo l'effetto psicologico della assuefazione che va verso lo
sfinimento.
Intanto sto cercando di finire di organizzare la mia
“vacanza finale”, dal 23 marzo al 2 aprile.
Ma prima di partire concluderò il “Gemellaggio” tra Radio Wa
(“La nostra Radio”) della diocesi di Lira, e Radio Incontri Valdichiana, della
parrocchia-santuario del “Calcinaio” di Cortona. Radio Incontri, tramite me,
consegnerà dieci biciclette per i catechisti-comunicatori sociali che vanno in
giro per le parrocchie; Radio Wa ci darà un supporto tecnico operativo per
migliorare alcuni nostri standard. Il vescovo di Lira, mons. Giuseppe Franzelli
e don Ottorino Cosimi, parroco del Calcinaio, hanno fatto una bellissima cosa!
Per chi volesse ascoltarmi... su Radio Incontri Valdichiana
(88.4 e 92.8) ma anche in podcast su www.radioincontri.org
→ programmi → “Volontariando” → Leggi tutto... potrete ascoltare, dal 7 aprile,
alle 11 del martedí o alle 18.15 del giovedí, uno speciale in quattro puntate
dedicato all'Uganda, con le interviste a tre vescovi e quella al “provinciale”
dei padri Comboniani.
Lunedì, sperando che non inizi proprio ora la stagione delle
piogge, che distrugge le strade, partirò per Kotido, per incontrare il vescovo
mons. Filippi e alcuni padri Comboniani e valutare le necessità locali.
Mercoledì continuerò con la visita al vescovo di Moroto, mons. Guzzetti, ed ai
Comboniani di questa zona.
Kotido e Moroto sono le due localitá piú importanti della
Karamoja, la regione nord-orientale dell'Uganda, quella meno “civilizzata” di
tutto il Paese, ed anche quella in cui si racconta vivessero i cannibali.
Da Moroto, con una notte di viaggio in bus, mi trasferiró
per due giorni a Kampala per incontrare il Padre Provinciale e magari fargli
vistare qualche nuovo progetto...
Domenica prossima volerò al Cairo. Fino a giovedì mattina
visita al Museo Egizio e poi rientro a Roma. Sperando che ISIS non sia interessata
alla cultura egiziana...
L'avevo chiamata “vacanza”... mi sa che poi avrò bisogno di
una settimana di riposo!!!
martedì 10 marzo 2015
10 – Una bella storia
Veramente una storia positiva, nata da un'urgenza e che va
avanti con la partecipazione di un gran numero di persone, amici, conoscenti,
“amici sconosciuti” che hanno capito ed anche amici conosciuti che non hanno
capito, ma sono pochi!
E', naturalmente, la storia di questa scuola professionale
di Ngetta, in Uganda, dove mi sono trovato in una situazione di profondo
disagio e grande difficoltà a causa della fornitura saltuaria di corrente
elettrica.
Faccio il punto della situazione e metterò le foto e i
documenti su Facebook. Domenica scorsa, 1 marzo, è partita l'idea di fare un
appello urgente... nei giorni successivi la richiesta di preventivo, la
consegna, il pagamento, anticipato da amici speciali, e l'arrivo dei primi
contributi. Lunedì 9 marzo abbiamo fatto lezione continuativamente dalle 9.30
alle 18, senza interruzioni, con l'alimentazione solare, nonostante la corrente
sia mancata, sempre saltuariamente, durante tutto il giorno.
Il costo di circa 4.800 euro è stato, come detto, pagato per
usufruire di un ulteriore sconticino. Al momento abbiamo raccolto circa il 25%
del fabbisogno (circa 1.200 euro): contiamo ancora sull'aiuto piccolo di tutti,
per raggiungere la massima partecipazione possibile!
Grazie di cuore a tutti! Grazie anche a coloro che hanno
consigliato vie diverse ma non hanno partecipato, a coloro che hanno suggerito
ma anche partecipato, a coloro che avrebbero voluto partecipare ma hanno più
bisogno di noi... Grazie a coloro che ancora stanno lavorando per contribuire a
farci raggiungere il target dell'”Uovo di Pasqua” per fratel Gilberto!
Non voglio dire altro, in questa “nota” speciale: chi crede
sa chi ringraziare, chi crede diversamente anche... basta un “grazie” mio,
sentitissimo, dal più profondo del cuore? Grazie per la fiducia, soprattutto!
Dom. 8/3/2015, ore 16. Kenneth, il tecnico sta finendo
i collegamenti. GRAZIE anche a lui!!!
Per chi volesse aggiungersi ai molti che hanno già
aiutato:
MERLO Paolo – INFORMAFRICA NGETTA
B.ca Carige – IBAN: IT41E 03431 14109 000009164170
domenica 1 marzo 2015
9 – Un uovo di Pasqua per fratel Gilberto
Lunedì sono iniziati finalmente i corsi: invece di due devo
farne tre, per accontentare le esigenze di orario di tutti. Così comincio al
mattino con un corso a sette persone, continuo al pomeriggio, alle 14.30, nel
bello della calura (siamo sempre oltre i 30-35°), per finire alle 18.15 dopo
altre tre ore e passa di lezione.
Comincia anche a piovere, prima solo alla sera, da oggi
anche al pomeriggio: almeno rinfresca un po'! Il caldo va e viene a seconda
della presenza del sole; la pioggia va e viene a sorpresa;; con la pioggia
anche l'elettricità va e viene secondo l'andamento del meteo e dei guasti di
una rete che viaggia ancora su pali di legno e cavi inadeguati... ma va e viene
anche senza pioggia...
La precedente “nota” terminava con una frase del Vangelo:
“chiedete e vi sarà dato!”... oggi il Vangelo era proprio questo! E oggi
pomeriggio la corrente è saltata almeno quattro volte, durante le quattro ore
di lezione...
Sto sinceramente pensando che se tutti gli amici che leggono
queste “note” contribuissero con una cifra minima (da 10 a 20 euro)... per
Pasqua, prima di tornare in Italia, potrei far trovare a fratel Gilberto un
bell'uovo con dentro quattro pannelli solari, quattro batterie ed un inverter
per far funzionare l'aula di informatica e l'ufficio adiacente a prescindere
dal tempo e dalla Umeme (Enel ugandese)!
Il costo dell'impianto a pannelli solari è di circa 5.000
euro, installato e funzionante, come quello di Kasaala...
Un amico mi ha dato questa idea... mi prendeva in giro
dicendo che se manca la corrente io non posso lavorare e che a lui questa cosa
non va giù: devo lavorare di più, senza la scusa della corrente che manca! Io
ho risposto che sarebbe bastata una piccola colletta per fare questo impianto e
far lavorare non solo me, ma anche gli insegnanti della scuola e facendo anche
trovare più facilmente un lavoro anche ai giovani della scuola... la risposta è
stata immediata: “i miei dieci euro ci sono, trova gli altri!”... Prendetevela
con lui se ora vi sentite moralmente responsabili di questa mia richiesta!
Sabato di mezza festa, al mattino ho lezione. Manca la
corrente un'ora su due... Fratel Gilberto ci regala l'uso del generatore grosso
per una mezz'ora.
Pomeriggio a Lira per cercare di “sincronizzare” i libri
(e-book) che ho acquistato prima di partire, ma che poi ho lasciato sul pc che
non mi sono portato per ragioni di peso e di spazio... poi visita alla Radio Wa
(La nostra radio) per concertare il gemellaggio con Radio Incontri Cortona.
A proposito di radio, ogni settimana mando la mia
trasmissione, che continua regolarmente (www.radioincontri.org
oppure in FM su 88.4 e 92.8 lunedì alle 11.05 e mercoledì alle 18.15).
Anzi... dalla settimana scorsa ho l'appoggio di padre Cosimo
De Iaco, che collabora con Radio Wa, e stiamo mandando in onda una versione
“Speciale Quaresima” di “Volontariando”. Un dialogo sul rapporto tra
volontariato e missione e l'incontro con la società “globalizzata nell'indifferenza”,
come dice Papa Francesco.
A proposito di Radio Wa e di Radio Incontri... il
gemellaggio ci chiederebbe il valore di una decina di biciclette (circa
800-1.000 euro) per i catechisti che vanno a fare il giro dei villaggi e
portano alla radio le notizie locali.
Loro ci hanno già dato alcune “dritte” tecniche per
l'acquisto di apparecchiature moderne a prezzo ottimo e mi hanno passato una
ventina di brani musicali per le trasmissioni religiose.
Direi che anche questo sarebbe un bell'uovo di Pasqua per il
vescovo Franzelli e per i villaggi intorno a Lira... Prima di rientrare avrò
anche una intervista radiofonica con il vescovo comboniano italiano di Lira,
già ospite di “Volontariando” lo scorso anno, e con quelli di Kotido e Moroto,
le due diocesi della terra di Karamoja, la più arretrata e bistrattata
dell'Uganda,
Merlo Paolo - INFORMAFRICA NGETTA
IT41 E034 3114 1090 0000 9164 170 - c/o Banca CARIGE ITALIA
IT41 E034 3114 1090 0000 9164 170 - c/o Banca CARIGE ITALIA
lunedì 23 febbraio 2015
8 – Da Kasaala a Ngetta
Finiti esami e consegna dei “certificati”, questa volta
forse un po' generosi, il trasferimento alla sede della scuola da fare ex-novo
o quasi.
Ovviamente qui il viaggio di quasi 300 chilometri diventa
quasi sempre un'avventura.
Alle 8 padre Giorgio mi porta alla fermata degli autobus
che, venendo da Kampala, da sud, vanno verso le varie cittadine del nord: Arua,
Gulu, Lira, Masindi. Peccato che arrivino pieni da Kampala e che, avendo I
posti fissati, non prendano nessuno... Passa “PostaBus”, passa “Felistar”,
passa “Gaa Gaa”... niente... Un tassista abusivo mi fa la corte dal primo
momento: dammi I bagagli e quando siamo pieni andiamo via; “mi dai 25 mila
scellini”; contrattiamo per 20 mila (circa 7 euro), poco più dell'autobus, ma
io voglio tentare il bus... so che sarà scomodo, ma mai come la scatola di
sardine, se preferite di acciughe, che diventa un'auto con 5 posti e 7-8,
magari anche 9 persone, di cui una è un bimbo, ma una è la sorella nera della
Merkel...
Alla fine, pieno il taxi abusivo, prendo quello: partiamo
due davanti e quattro dietro: oltre a me e alla “merkel”, una mamma e un bimbo.
Si può accettare...
Dopo una cinquantina di chilometri, appuntamento con un
altro ragazzo, che si siede davanti con l'autista e una ragazzina. Altri 30
chilometri e un altro ragazzo viene preso e pressato alla mamma con il bimbo...
totale 8 persone, più il carico dei bagagli. Ad ogni buca la ruota sotto di me
tocca il parafango, ogni “limitatore di velocità” costringe l'autista a fare una
doppia curva perché se lo prende diritto tocca con la scatola del cambio per
terra...
Il sole ci cuoce tutti, non ci si ferma più neanche per la
classica “short call” (telefonata breve) dietro ad un albero...
Siamo partiti che erano quasi le dieci del mattino.
Arriviamo a Lira dopo le 14.30... ci saranno una quarantina di gradi all'ombra,
ma al sole???
Gran finale: il tassista mi ringrazia se vorrò dargli ancora
qualche soldo... Risposta diretta e precisa, quasi preparata: mi devi
restituire almeno cinquemila scellini, io ho pagato per un posto e tu me ne hai
lasciato solo mezzo! Faccia stralunata e un “grazie” tra I denti...
Per fortuna fratel Gilberto Bettini mi aspetta con il suo
pick-up davanti alla fermata degli autobus e dei taxi, più o meno abusivi che
siano... Lui non dice nulla, ma io so che puzzo di sabbia, polvere, gas di
scarico e sudore, in un mix che nessuno “chanel” sarebbe in grado di copiare!
All'arrivo alla comunità, vengo rifocillato e mandato a
riposare, dopo una doccia, ovviamente!
Quando a cena ci ritroviamo con tutti e mi chiedono del
viaggio: degno di un mercoledì delle Ceneri... iniziata la Quaresima con la
migliore possibile delle penitenze!
Dopo una notte di riposo ed una prima colazione ottima,
fratel Gilberto mi porta a vedere l'aula che ha preparato seguendo il progetto
che avevamo butatto giù lo scorso anno e con qualche email successiva. Un
lavoro veramente notevole: la vecchia aula trasformata, con tavoli e sedie
nuove, a misura più o meno ergonomica,
dieci postazioni per gli studenti e il posto per il docente ed il proiettore.
Ottimo: possiamo passare il resto della giornata a sistemare
computer, prese e connessioni elettriche e collaudare tutto.
Il venerdì la selezione: faremo due corsi, uno al mattino e
uno al pomeriggio per accontentare tutti, insegnanti della scuola tecnica e
della primaria: in totale avrò quasi una ventina di “studenti”. Meno male che
mi sono preso un mese per fare il corso e gli esami.
Anche qui, nonostante la vicinanza alla cittadina di Lira,
centro importante, tanto che venerdì e sabato c'è stato il presidente Museveni
ad inaugurare il nuovo grande mercato coperto in cui I commercianti non
vogliono trasferirsi, e qualche scuola, nonostante tutto anche qui la corrente
elettrica manca regolarmente quasi ogni giorno... speriamo! Altrimenti ci
toccherà chiedere aiuto agli amici italiani per trovare cinquemila euro per I
pannelli solari...
A proposito... “chiedete e vi sarà dato”... speriamo sia
vero!
Da lunedì... pronti, via!
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