Leggendo questo titolo qualcuno penserà
male, qualcuno penserà che sono impazzito, qualcuno verrà
invogliato a leggere... voglio subito chiarire che il titolo è
provocatorio, ma l'argomento di questa mia “nota” è proprio il
sesso.
Dopo un mese e mezzo che leggo i titoli
dei giornali e vedo i telegiornali, di stato e non, continuo sempre
più a chiedermi cosa c'è dietro tutta la mobilitazione mediatica
nei confronti del sesso.
All'inizio della scorsa settimana il
presidente Museveni ha firmato la legge contro l'omosessualità:
quattro anni alla prima denuncia, l'ergastolo ai recidivi. Qui
comincio a domandarmi come si faccia ad essere recidivi e come si
faccia ad essere denunciati se non ci mette per strada a fare le
sfilate tipo “gay-pride”... eppure un giornale ha pubblicato
l'altro giorno una lista di duecento nomi di presunti gay!
Dimenticavo di dire che qui non esiste il “garante della privacy”,
ma forse hanno più”privacy” di noi...
Parlando con varie persone molto
impegnate nel settore sociale e che conoscono bene le situazioni, mi
è stato detto che c'è molta confusione tra “gay” e “pedofilo”
e che la legge si dovrebbe riferire più a questa seconda categoria.
Se così fosse potrei anche non condividere perché ad un pedofilo
l'ergastolo lo darei immediatamente!
In realtà quest'ultima precisazione è già nella legge: i pedofili ottengono direttamente l'ergastolo!
Ma pensando che “c'è
confusione” qualche dubbio atroce mi rimane...
Comunque non si parla assolutamente di
quanto riportato dai media occidentali, cioè di “caccia al gay”,
quanto di preoccupazione per un certo tipo di moralità e di etica
visti con occhi molto diversi dai nostri!
L'idea della pedofilia qui è molto
molto vaga: i bambini, nei villaggi, ho sempre detto e raccontato,
che sono figli del villaggio e non di una famiglia... e possono
circolare tranquillamente senza pericolo. Anche qui a Kasaala, dove
ci sono le scuole primarie, alla mattina presto e all'una, i bambini,
anche i più piccoli, vanno e tornano da scuola a frotte senza
pericoli e senza le mamme in SUV che li portano fino alla porta della
classe... come succedeva a me a Roma negli anni '50: circa due
chilometri a piedi per andare e altrettanti per tornare,
accompagnandoci tra compagni che abitavamo sullo stesso percorso.
Un altro argomento che fa scalpore è
la proposta di legge sulla pornografia, su cui si stanno facendo
anche sondaggi tv.
Anche qui, vedendo i servizi
giornalistici delle varie emittenti, si ha la netta sensazione che ci
sia molta confusione: si continua a parlare di legge contro la
pornografia, ma si mandano servizi che riguardano l'uso della
minigonna e l'esposizione eccessiva del corpo femminile, troppo
“provocanti ed eccitanti” per chi passa per strada! I servizi
mostrano donne in giro di notte in minigonna (probabilmente ragazze
che lavorano in qualche locale notturno), lati B già difficili da
apprezzare anche in abito lungo che, rivestiti da minigonne
attillatissime mostrano l'”effetto baule”, ma, sinceramente, devo
dire niente di scandaloso. Il maggior dubbio è però sul legame tra
la pornografia (nel senso delle pubblicazioni oscene) e
l'abbigliamento femminile...
La legge, tra l'altro, parla anche dei
video musicali, che non devono trascendere certi limiti, e
dell'abbigliamento in genere. Vedremo come andrà a finire!
Oggi è presntata una terza legge che
ha a che fare con il sesso, anche se molto più importante: la
richiesta di legalizzare l'aborto. Ci siamo.
Il governo ugandese sta premendo
sull'acceleratore dell'”anti-porno”, dell'”anti-omosessualità”,
dell'abbigliamento femminile... poi ci si trova la richiesta di
legalizzare l'aborto. Mi sembra che ci sia un grande controsenso in
tutti questi argomenti: da una parte si vorrebbe occidentalizzare il
paese, dall'altro si pongono limiti ai comportamenti che riguardano
la sfera più privata della vita umana. Da un lato si vede l'Islam
come un pericolo e dall'altro ci si comporta come nei paesi islamici
più integralisti!
Per finire, l'altro verso della
medaglia: quali sono i problemi reali di questo paese? Come avevo già
avuto modo di scrivere in qualche “nota” precedente, l'Uganda ha,
in questo momento, il suo esercito impegnato in Somalia, in Sud
Sudan, nella Repubblica Democratica del Congo e forse anche nella
Repubblica Centrafricana. Di questo i giornali parlano solo quando
gli USA minacciano di mettere sanzioni economiche se non ci fosse il
ritiro immediato dal Sud Sudan, per esempio. La risposta di ieri del
presidente ad Obama è stata: “diventeremo amici di Putin!”...
Sinceramente ho qualche dubbio che
Putin abbia tempo e voglia di finanziare uno stato a dittatura
“democratica” come questo, oltre che per i suoi problemi con
l'Ucraina, anche perché qui il governo è molto più amico di chi
paga di più, e quindi non solo perché anche Putin sta facendo la
guerra agli omosessuali.
Il telegiornale di stasera metteva in
evidenza che, dovendo esserci le prossime elezioni nel 2016, forse
sarebbe meglio “rinviarle” al 2021, visto che si dovrebbe
affrontare una riforma strutturale del sistema parlamentare e
politico: noi votiamo ogni tre anni... qui si pensa anche di rinviare
le elezioni di 5 (CINQUE) anni... Intanto il leader dell'opposizione
ha detto che non si presenterà candidato alla presidenza...
Quale è la sua idea di “opposizione”
non è dato sapere, ma l'impressione è che sia già “sicuro” di
perdere e non voglia fare la brutta figura.
Ecco, l'impegno militare in diversi
paesi africani, e la mancanza di una vera lotta alla corruzione al
negativo; la lotta alle malattie endemiche e all'AIDS, in positivo,
vengono solo raramente accennati in TV... ma ci sono, nel bene e nel
male!
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