Si
diceva una volta, ma forse vale ancora: “Anno nuovo, vita nuova!”…
Sarà
vero? Staremo a vedere…
Certo
che l’inizio di un nuovo decennio dovrebbe farci riflettere almeno
un momento sul passato, magari sul decennio appena finito, e darci la
capacità di fare un bilancio su quanto fatto, tralasciato di fare e
sbagliato, non solo personalmente, verso se stessi, ma anche e
soprattutto nei confronti del mondo che ci circonda: persone,
famiglia, lavoro, attività varie, società civile e, prima di ogni
altro, per l’ambiente in cui ci accingiamo a sopravvivere per un
non meglio precisato periodo.
Sì,
un piccolo, o forse grande esame di coscienza sui nostri
comportamenti, alla fine dell’anno e del decennio sarebbe molto
utile ed interessante e proficuo per noi stessi e per chi ci sta
vicino o anche lontano, soprattutto se parliamo di “ambiente
vitale”.
Il
mio decennio è iniziato all’insegna del movimento…
Ancor
prima di finire
di bere lo spumante augurale del Capodanno,
partenza per la mia “residenza invernale”, l’Africa
equatoriale, l’Uganda… E
qui, dopo il weekend di arrivo ed acclimatamento, si comincia a
riprendere la vita normale dei contatti, degli incontri con le tante
persone che chiedono... con le tante persone che cercano di
collaborare all’aiuto che si cerca di dare… e con tutte quelle
persone che ti chiamano per salutarti, ringraziarti di essere
tornato, e alla fine ti chiedono di essere invitate una volta a
pranzo… e qui, alla risposta, sincera e affettuosa: “oggi… non
hai da mangiare per te e i bambini!”… “Scusami… no!”… e
ti viene voglia di saltare pranzo e cena… e mandi subito il
necessario per comprare riso e “matoke” per tre giorni…
E
qui comincio volentieri una piccola riflessione sull’ “aiuto”,
“help”… La frase ricorrente che sento è “Grazie per l’aiuto
che mi dai/date!”…
Da
un po’ di tempo ci penso e mi vergogno… non vorrei sentirmi
ringraziare da chi sta peggio per il minimo aiuto che posso
contribuire a dare…
Ho trovato una quasi
soluzione…
“Io
non ti aiuto, Noi
collaboriamo perché tu e i tuoi figli riusciate a risolvere il
problema di trovarti un lavoro e guadagnare quanto ti serve per non
farli morire di fame, prima, e perché abbiano una buona istruzione
poi…”. La tua collaborazione però, comincia dalle tue piccole
rinunce, dai capelli allo smartphone… Come se fosse facile dirlo ad
una ragazza di 22/28 anni che non ha un marito, ma ne ha i frutti che
lui non ha mai pensato di volere, tanto meno al momento opportuno…
Ecco… questa è la
vita di tutti i giorni, mesi, anni, decenni…
“Una
volta, mi inviti a pranzo?”…
Buon
Anno e Buon Decennio… anche a coloro che pranzano senza pensare!
R
I C O R D A T E !!!
Il
20
settembre,
è uscito “La
Grotta della Pace”,
un romanzo per ragazzi (9-16 anni) a
firma di Roberto Morgese e mia,
ambientato durante la guerra civile in Sud Sudan, conclusasi almeno
nominalmente, alla scorsa Pasqua. Editore “Ediz.
Messaggero Padova”.
Costo
euro 16,50.
Prenotatelo
da noi: ve lo spediremo senza ulteriori spese, direttamente, a
maggior vantaggio della Fondazione. Ogni rimborso delle spese sarà
ovviamente gradito e devoluto a copertura della spedizione.
IL
RICAVATO SARA’ COMPLETAMENTE DEVOLUTO ALLA
“FONDAZIONE
BRIDGET EVALYNE”
Attraverso i soliti
canali IBAN (causale “Grotta della Pace”)
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