Terminato il corso a Rushere: risultati sicuramente al di sotto della
media, ma in ogni caso con tre ragazze insegnanti che potranno
iniziare ad insegnare anche informatica; con l’aula che, dopo i
primi intoppi tecnici, pare abbia messo la testa a posto e possa
funzionare regolarmente con dieci “netbook” donati da un amico di
Firenze, il proiettore donato da “Informatici Senza Frontiere” ed
il mio corso che verrà utilizzato da qui in avanti dagli insegnanti.
Rientro a Kampala per un settimana di “riordino di idee” e di
organizzazione di prossimi progetti, passando due giorni da Bukunda
per vedere che i lavori procedano. Hanno ormai quasi finito il tetto,
operazione che ha preso molto più tempo del previsto a causa di una
stagione meteorologica instabile. Si pensa di spostare
l’inaugurazione al 18 marzo, in modo da avere realmente terminato i
lavori che consentono l’utilizzo delle aule. Sono soddisfatto,
soprattutto perché la struttura è molto funzionale e solida ed i
costi preventivati sono stati quasi rispettati.
A Kampala devo cercare delle vecchie memorie per un vecchio PC che
usano in un’altra scuola secondaria di Rushere: stanno “lavorando”
con un PC da tavolo con 256MB di memoria, Windows XP com sistema
operativo, e MS Office 2007 come applicativo di ufficio… e nemmeno
si lamentano tanto della lentezza…
Dopo qualche giro a vuoto riesco a trovare ben tre SDRam per portare
il PC ad 1GB. Poi vedrò di convincerli che a scuola non serve
Windows, che XP è obsoleto e che MS Office è pesante ed installare,
di conseguenza, Linux Ubuntu e LibreOffice, che viaggiano molto
spediti anche su PC obsoleti e sono completamente compatibili con
tutto il resto del mondo…
Mezza giornata devo anche spenderla per andare a comprarmi un paio di
pantaloni ed una cintura… I primi perché un paio mi si è disfatto
per l’uso, la seconda perché quella che ho è troppo larga: ho
finito i buchi ed aiuta a perdere i pantaloni, invece che tenerli su…
effetto polenta e fagioli, o fagioli e polenta: ho perso almeno 4 kg.
A Kampala, nella casa principale dei Padri Comboniani, che mi
ospitano sempre quasi gratis e mi considerano ormai parte integrante
della Congregazione, si mangia a sufficienza e vedrò di non calare
ulteriormente.
Il progetto di tornare in Congo a fare una nuova aula ed un nuovo
corso a Nyantende al momento devo ritenerlo sospeso: non riescono a
trovare i soldi per i pannelli solari… Io avevo messo a
disposizione il mio tempo per effettuare il corso, come sempre al
costo di vitto, alloggio e trasporti locali; ISF aveva dato la
disponibilità ad acquistare il proiettore e donare alcuni PC per
l’aula.
La mia malignità in materia mi fa pensare che vogliano tirare la
corda per farsi regalare anche quelli… ma “pensare male” è
peccato, anche se ci si azzecca quasi sempre, come diceva Andreotti…
La prossima settimana andrò a trovare padre Giorgio Previdi e le due
scuole fatte a Kasaala negli scorsi anni: un piccolo “amarcord” e
un ritrovo con amici insegnanti e studenti. Purtroppo una delle mie
allieve dello scorso anno è morta a gennaio di parto: questo succede
qui spesso, molto spesso, troppo spesso… Non esiste, neppure nelle
persone che hanno studiato un pochino in più, la conoscenza
sufficiente delle regole igieniche e sanitarie per le mamme, esiste
molta malnutrizione, diversa dalla fame!, ed una pessima conoscenza,
soprattutto credo da parte maschile, del diritto di una donna incinta
ad essere “curata” anche in famiglia, sotto tutte le
sfaccettature che il termine deve avere…
Poi tornerò due giorni a Bukunda per l’avanzamento lavori. Qui a
Kampala ho ritrovato un confratello equadoregno che era a Gulu ed ora
lavora nell’ospedale di Kalongo (tra Gulu e Lira, ai confini della
Karamojia): mi ha chiesto di attrezzare una nuova aula informatica
presso la parrocchia comboniana del posto. Hanno molti giovani che
faticano a trovare lavoro perché nessuno sa usare il computer…
Vedremo di trovare anche qui la possibilità di aiutarli… Magari
con il budget del prossimo anno di “Informatici Senza Frontiere”
e con l’aiuto di “Economia Alternativa” che quest’anno ha
risparmiato un impianto a pannelli solari per Rushere… Si comincia
sempre dal nulla…
La Scuola di Bukunda al 17/02/2018
A malincuore devo chiedervi, ancora una volta, di sostenere questo progetto, come avete già generosamente fatto finora, per portarlo rapidamente a termine!
GRAZIE A TUTTI!
Per
AIUTARE la scuola
e
i bimbi di BUKUNDA:
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