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mercoledì 4 aprile 2012

Buona Pasqua a tutti!


Sì, voglio fare anche io gli auguri a tutti per una serena Pasqua!

Ma, seguendo il modello di don Tonino Bello, i miei auguri sono sempre un po' "scomodi"...

9 aprile, lunedì di Pasqua: mentre gli italiani in particolare festeggeranno la "pasquetta" con la tradizionale gita "fuori porta", il dittatore del Sudan, Omar-el-Bashir, già condannato dalla Corte Internazionale dell'Aja come autore del genocidio del Darfur, ha annunciato che sarà la data in cui inizierà la "cacciata" dei sud-sudanesi che non hanno un lavoro fisso nello stato del nord.
Gli organismi internazionali, e le autorità del Sud Sudan, contano che, oltre ai già annunciati 450 mila profughi dei Monti della Nubia, nel Sud Kordofan, po­tranno arrivare nel Sud Sudan, circa due milioni di profughi.

La minaccia di Bashir è quella di una "sharjia" contro i neri (non importa la reli­gione), cioè una espulsione di massa a cui seguirà la pulizia etnica per coloro che non avranno potuto o voluto fuggire nel paese originario.

L'altro ieri i comandanti delle forze militari del nord hanno dichiarato pubblica­mente alla televisione che hanno l'ordine di uccidere tutti i ribelli che stanno combattendo contro Bashir per l'annessione al Sud Sudan o la loro autonomia. Sì, ordine di non portare a casa prigionieri vivi! ... ma l'ordine vale "solo per i ribelli, non certo per i civili"!
Mi chiedo, da quando ho sentito questa frase agghiacciante, chi sono i ribelli e come si riconoscono dai civili...

Al sud stiamo bene... sperando sempre che Koni, il comandante dei ribelli ugandesi che usa i bambini-soldato, che opera nella zona nord dell'Uganda, verso il confine del Sud Sudan, in cui mi trovo, non decida di assaltare i villaggi di queste zone per fare la sua pulizia etnica, rivolta contro i Bari e i Kuku, a fa­vore degli ugandesi Madi...

Ecco allora che chiedo a tutti gli amici, di qualsiasi religione o non-religione, di qualsiasi credo o non-credo, in occasione della Pasqua cristiana, di pregare personalmente per questi popoli continuamente dilaniati da lotte e guerre poco più o poco meno che fratricide. Tutte le preghiere valgono, forse di più quelle di chi non crede nel Dio in cui io credo.

Una buona Pasqua!


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