Carissimi Amici!
dopo
alcuni mesi di silenzio, riparte con nuova vita e con nuove notizie e
idee che abbiamo messo in discussione, questo “blog”, nato per
favorire le comunicazioni tra il “Progetto Casa Famiglia
Ruti”, trasformatosi poi a metà dello scorso anno in
“Progetto Scuola-College Moyo”, e i tanti amici che sono
impegnati fino dal 2016/2018,
dalla scuola di Bukunda, ad aiutare i bambini che seguo con gli amici
ugandesi della “Fondazione Bridget Evalyn”
Per ripartire
con il piede giusto, chiedo
umilmente scusa a tutti per questo lungo silenzio, ma in
particolare a tutti coloro che mi hanno sollecitato a riprendere
la comunicazione interrotta ed a raccontare gli sviluppi dei
Progetti, che nel frattempo sono nati...
Il silenzio è
stato dovuto in parte ai numerosi impegni che mi hanno bloccato in
Italia da settembre a fine anno, con la presentazione del libro “La
Grotta della Pace”, di cui trovate notizie in calce a questa email;
in parte dovuto al mio arrivo in Uganda proprio a ridosso
dell’arrivo in Italia del Covid19, con i
conseguenti allarmi, in Italia ed in tutto il mondo, e gli ormai
familiari “STOP a tutto”, o, più internazionalmente parlando i
“lockdown”, o “domiciliari” per chi ne ha più pratica…
Bene. Ancora in
“lockdown”, ma quasi operativi grazie alle tecnologie di
comunicazione, ci siamo “ritrovati tutti insieme” in un
incontro videoconferenza intercontinentale, con
il presidente Attilio Galimberti, dall’Italia, i genitori della
povera Bridget, il
papà
in Kenya e la mamma in Canada
con l’altra cofondatrice, ed io in Uganda.
Al di là delle “chiacchiere”
abbiamo trovato una bella coesione sui termini per procedere nei vari
progetti.
Education. Pagamento delle
tasse scolastiche.
Ripartendo
dal concetto che “Educazione” in inglese ha significato molto più
ampio che per noi, continueremo a sviluppare l’assistenza economica
ai bambini più bisognosi di sostegno, quelli che hanno le
possibilità di andare avanti ma che non hanno le famiglie in grado
di sostenerne i costi, collaborando con le stesse e mettendo come
contropartita la copartecipazione alle spese, sia con soldi, sia con
la partecipazione attiva alla
riduzione di alcuni costi di
gestione delle scuole, come la fornitura di alimentari di produzione
propria (fagioli, mais, ed altro) o come la partecipazione lavorativa
alla pulizia, manutenzione e migliorie della scuola.
Tutto questo riferito solo ai
bambini da 3 a 14/16 anni, cioè frequentanti la scuola materna e la
primaria, per un totale di dieci anni (tre la prima e sette la
seconda).
Nei prossimi meeting vedremo, ma non
dipende solo da noi!, di poter aiutare anche qualche giovane negli
anni della scuola secondaria, almeno per i primi quattro anni, che
consentono di accedere ad un diploma lavorativo.
Education. Costruzione e
miglioramento delle strutture scolastiche.
Sta andando
avanti, lentamente
ma inesorabilmente, e questo è “cosa buona”, il progetto della
scuola con dormitorio (tipo “college”) che avrà sede a Moyo, al
confine con il Sud Sudan, in un’area in cui si trovano, come già
raccontato, circa ottocentomila profughi. La scuola servirà un
bacino di utenza di cui stiamo rilevando i dati, famiglia per
famiglia, bambino per bambino. I dati finora raccolti, con la
collaborazione delle autorità locali, ci stanno confortando sulla
scelta alternativa
al
progetto primario di Ruti.
In questo bacino di utenza ci sono
circa un migliaio di bambini con sole due scuole in un raggio di una
decina di chilometri.
(Per quanto riguarda la
casa-famiglia di Ruti, come forse già detto, abbiamo cambiato il
progetto, mandando in una scuola-college i sette bambini che abbiamo
recuperato, ovviamente in accordo con le famiglie, tra quelli di
Sandra. Gli altri sono rimasti, per varie ragioni, con Sandra).
La
nuova scuola-college di Moyo andrà a sostituire la “mango-school”
di cui ho parlato più volte nelle mie “note di viaggio”,
costituita da un edificio fatiscente in fango e bambù di
quattro aule, con le altre attrezzate sotto una decina di grandi
alberi di mango. Si tratterà di quattro o cinque edifici di sei o
sette locali: una sala per gli insegnanti ed il resto aule. I
servizi igienici saranno, secondo legge, esterni, come le cucine e i
dormitori.
L’area
è grande ed è della Comunità, così come la scuola: la proprietà
è ancora della comunità, ma la gestione è tenuta da genitori ed
insegnanti: ogni figlio frequentante, un voto…
Su
questo fronte stanno arrivando dall’Italia
notizie positive. La Regione Trentino-Alto Adige ha preso in
considerazione il nostro progetto e ne stanno verificando
fattibilità e fondatezza.
BEF
… “Bridget Evalyn Foundation”
Purtroppo
dal lato “contributi privati”, quindi le “donazioni”, si sono
purtroppo fermate quasi totalmente… Ci auguriamo che il ritorno
alla “vita normale” possa coincidere anche con la ripresa
delle donazioni a qualsiasi titolo.
Abbiamo
raccolto una buona somma con le prime vendite del libro “la Grotta
della Pace”, che abbiamo versato alla Fondazione per la gestione
delle tasse scolastiche del primo e secondo quadrimestre.
Ora
stiamo aspettando la fine del “lockdown” per ripartire con le
vendite del libro (istruzioni per l’acquisto in calce a questa
letterona!) e dedicarci alla raccolta necessaria per la
costruzione della scuola di Moyo e per gli altri aiuti ai ragazzi con
i migliori risultati scolastici.
Uno
dei primi provvedimenti che prenderemo sarà sicuramente quello
dell’apertura di una Associazione in Italia che sarà indipendente
dalla Fondazione
ugandese, ma ne sarà il tramite in Italia per risolvere tutti i
problemi di carattere legale, burocratico e fiscale.
Le
iscrizioni all’Associazione saranno ovviamente libere, con una
offerta minima, e si potrà scegliere il tipo di contributo da
offrire ed il progetto a cui il contributo è destinato. Ci sarà
anche la possibilità di diventare “soci volontari” e poter
quindi partecipare alle attività, in Italia o all’estero, della
Fondazione.
Chi
volesse partecipare alla fondazione dell’Associazione italiana e
prepararsi a dare una mano… sarà accolto, nemmeno a dirlo, a
braccia aperte!
“La
Grotta della Pace”
di
R. Morgese e P. Merlo (Ediz.
Messaggero Padova)
Un
bell’aiuto potrebbe essere quello di collaborare
alla diffusione
del
libro “La Grotta della Pace”, di R. Morgese e P. Merlo,
illustrazioni di L. Salvagno, Edizioni Messaggero Padova”,
prezzo 16,50€. (Spese di spedizione a nostro carico).
Si
tratta di un romanzo per ragazzi (da 9 a 99 anni) ambientato in Sud
Sudan durante la guerra civile durata dal 2013 al 2019. I risvolti
del racconto sono tali da farci dire che gli adulti dovrebbero
leggerlo prima dei giovani…
L’acquisto
presso di noi comporta un introito totale di quasi 9€ a copia per
la Associazione (che poi li gira alla Fondazione).
L’acquisto
sui canali normali porta alla Associazione una cifra di circa 2€…
gli altri 7 se ne vanno in spese di spedizione e guadagni di
distributori e librerie…
Per
ordinare basta inviare una email con l’esatto indirizzo postale a
cui inviare il libro. Risponderemo con email o messaggio WhatsApp o
telefonico indicando, ove l’ordine non fosse già accompagnato dal
versamento, le coordinate bancarie per il pagamento.
Al
momento vi preghiamo, per qualsiasi versamento, indicando la causale
(“Progetto Moyo”, “Adozione allo Studio”, “La Grotta della
Pace”, ecc.), di effettuare i versamenti sulla Carta Prepagata
indicata dal seguente IBAN:
Paolo
MERLO IT47N 06175 14110 000009 206470
ATTENZIONE…
Vi chiediamo di verificare il codice IBAN di accredito: i precedenti
non sono più utilizzabili. GRAZIE !