Notizie dalla “GREAT FAVOUR CHILDREN’S HOME” di Ruti
(Uganda)
e dai progetti che verranno...
Numero 1 – 04/03/2019
“Buongiorno, Mondo!” è il nome che ho voluto dare a queste
notizie che non saranno periodiche, quindi senza obblighi di
frequenza, ma che saranno inviate a tutti coloro che stanno
partecipando attivamente al Progetto “Great Favour”, sia con le
loro attività promozionali, sia economicamente sia con la
collaborazione diretta, alle due fasi dello stesso. Chi le
volesse ricevere via e-mail, può inviarci una richiesta corredata
dai suoi dati anagrafici ed accompagnata dalla richiesta di riceverla
regolarmente.
E’ capitato che questo numero nascesse in un giorno particolare: il
4 marzo.
Niente di speciale! Pure ricorrenze storiche...
Lo scorso anno, come oggi, l’Italia ha votato per un governo che,
almeno per una buona parte, sta spargendo odio, rancore e razzismo a
mani basse: noi vogliamo donare conoscenza, rispetto e aiuto per
l’ALTRO che non ha avuto la fortuna capitata a noi di nascere nella
parte “ricca” del mondo…
Nel 1943, sempre il 4 marzo, nasceva Lucio Dalla, riferimento
musicale della nostra gioventù, ma anche dei giovani di oggi… e
Lucio Dalla ha scritto una canzone bellissima, che per me è un
ritornello vitale: “Futura”. Avrebbe potuto essere il nome di
questo progetto, ma le sensibilità locali sono diverse e bisogna
smettere di esportare i nostri “modelli di vita”: dobbiamo
aiutare questi bambini a crescere in conoscenza, cultura, igiene ed
educazione, ma anche nel rispetto di tradizioni diverse, senza
imposizioni da parte dell’IO sull’ALTRO o viceversa!
La storia di Sandrah e dei suoi bimbi
Sono preziose le stoffe di Sandrah, una giovane donna orfana e senza
famiglia, che vive a Ruti e vende tessuti e vestiti al mercato. Nel
corso degli anni, le sue stoffe sono diventate sempre più
“preziose”… si sono infatti trasformate in una grande coperta
fatta dalla sua protezione e dal suo affetto per una ventina di
bambini “di strada”, orfani o abbandonati, grazie anche alla
collaborazione di altre due donne e degli amici del villaggio!
Una notte però il mercato è andato a fuoco e si è portato via
tutto, escluso il sogno di Sandrah, che vuole continuare a dare
amore, casa, vitto e istruzione ai suoi magnifici bimbi.
Vorremmo quindi che questa “grande mamma”, con le sue
amiche-aiutanti, potesse proseguire nel progetto, avendo anche
la possibilità di accettare anche “ospiti” che potrebbero
arrivare quotidianamente.
Per fare questo occorre dare loro un alloggio degno di questo nome!
I bambini di Sandrah sono oggi venti, otto ragazzi e dodici ragazze,
tra i 6 e i 13 anni di età. Dopo la forzata cessazione del suo
lavoro, due anni fa, Sandrah ha cominciato ad attingere ai suoi
risparmi, che però ora stanno esaurendosi. I bimbi sono ora
sistemati in due camere senza servizi igienici, e dormono su pochi
letti a castello o per terra… Sandrah continua a pagare l’affitto
per questi due locali e per la camera in cui vive lei con il fratello
minore, ovviamente anche questa con servizi igenici in comune
tra una ventina di persone…
Il Progetto Casa-Famiglia
Venuto a conoscenza di questa storia, ho pensato di fare un nuovo,
più impegnativo progetto, dopo quello, terminato lo scorso
anno, della scuola primaria a Bukunda.
E’ nata così l‘idea di comprare il terreno e costruirci la
“Children’s Home”, la “casa dei bambini”, fatta su misura
per una quarantina di piccoli ospiti, con larghi spazi, interni
ed esterni, per studiare, mangiare e giocare in tutta sicurezza,
e con una dotazione adeguata di attrezzature.
Nel corso di questi mesi di preparazione siamo arrivati a capire che
una soluzione in due tempi potrebbe essere molto valida.
Al momento, data l’emergenza, avremmo deciso di comprare una casa
già esistente, anche se non grande, ma sufficiente per i bimbi
che ci sono, dotata delle infrastrutture necessarie e quindi per
migliorare da subito il livello di vita dei bimbi e di chi li aiuta,
mantiene e protegge.
Stiamo trattando per una casa quasi pronta (ci occorrerà un mese di
lavori) che costa, finita ed abitabile, intorno a 25.000 euro (circa
100 milioni di scellini ugandesi). Stiamo anche trattando con un paio
di finanziarie sociali di averla con un acquisto a riscatto, ma gli
interessi qui sono da capogiro!
Questa soluzione temporanea ci consentirebbe di risolvere l’emergenza
e, nel contempo, di poter cercare senza affanno un appezzamento di
terra su cui costruire. Il costo di terra e costruzione sono
preventivati in circa 50/60.000 euro finali; l’acquisto della
“prima casa”, ci aiuterebbe anche a finanziarci in almeno due
riprese, magari avendo anche il tempo di ottenere un aiuto pubblico
attraverso bandi locali o di fondazioni che stanziano cifre per
questo scopo.
Siamo costretti a chiedere, data l’emergenza, di aiutarci quanto
prima, come potete… I primi bonifici sono arrivati da alcuni gruppi
di persone che si sono impegnate durante il periodo natalizio e che
ringrazio ancora: da Genova a Foligno, da Bolzano ad Arezzo,
sono arrivati 2.500 euro che hanno coperto le tasse scolastiche
dei 20 bambini di Sandra e l’acquisto dei vestiti per il periodo
scolastico, per il loro vitto e alloggio per questi primi mesi e per
le spese ordinarie della gestione del progetto.
Il Progetto “Study Adoption”
Ovviamente i bambini devono vivere, mangiare, vestirsi, studiare…
Qui come in ogni parte dell’Africa, ci sono molti, troppi bambini
che non possono andare a scuola per l’elevato costo delle
“tasse scolastiche”. Il governo ugandese ha pochissime scuole, a
prezzo politico, ma in cui insegnano persone che definire sottopagate
è un eufemismo, per cui gli insegnanti pubblici sono i peggiori! Tra
le scuole private ce ne sono di buone e meno buone, ma costano molto.
I bimbi di Ruti, ma non solo, hanno bisogno di andare a scuola, e
magari essere aiutati ad andare avanti negli studi…
Il nostro progetto “Study Adoption” vuole essere una via facile
per aiutare questi bimbi e ragazzi che sono bravi ed hanno molte
capacità di riuscire ad arrivare ad un diploma e quindi a dare
al proprio Paese un aiuto concreto nello sviluppo.
Questa formula potrebbe essere utilizzata da molti di voi, facendo un
bonifico mensile di piccolo importo (per esempio 20 euro, come fanno
già diversi amici!): in pratica ci stiamo impegnando a pagare le
tasse scolastiche ai ragazzi meritevoli, con la precisa
disposizione che, se i ragazzi non si impegnano al massimo, dovremo
cancellare le loro adozioni.
Se si vogliono “adottare” ragazzi che hanno finito il primo ciclo
e vanno alle secondarie, per poter poi proseguire verso
l’università, il costo è di circa 40 euro al mese, in cui sono
comprese tasse scolastiche, vestiario, prime necessità scolastiche,
ecc. Vi ricordo che qui le scuole secondarie prevedono anche
l’alloggio presso la scuola senza permesso di uscita dal “college”
se non per le vacanze che vengono suddivise per circa un mese ogni
tre.
Per
AIUTARE i BAMBINI
orfani
e/o abbandonati di Ruti (Mbarara, Uganda)
vi invitiamo ad usare questo IBAN:
BANCA CARIGE : MERLO Paolo – Progetto “Casa Famiglia RUTI”
Codice IBAN : IT47N 06175 14110 000009 206470
Come
potete, quanto potete
anche
solo sensibilizzando i vostri amici!