Ormai
il corso sta finendo, siamo agli esami, più o meno si sa come
finiranno e chi potrà insegnare e chi potrà solo “lavorare”
utilizzando la videoscrittura e magari anche il foglio elettronico.
Su
sedici allievi, tre potranno insegnare, e tre sono stati giudicati
insufficienti: gli altri potranno lavorare utilizzando più o meno
bene il PC.
Risultato
abbastanza positivo, soprattutto se si guardano le premesse e quanto
queste persone erano indietro nelle conoscenze informatiche!
Finisco
il corso e gli esami giovedì mattina, con la cerimonia della
consegna dei “certificati”. Dopo un'ora l'auto dei “Comboni
Samaritans” mi porterà fino a Kampala: oltre trecentoventi
chilometri di strada asfaltata ma strettissima almeno per la prima
metà del percorso. Si calcolano normalmente almeno cinque ore, con
una media di poco superiore a 60kh/h.
Ci
fermiamo un momento a Karuma a vedere le scimmie che passeggiano
lungo la strada o stanno sedute a mangiare banane sul bordo... e poi
al successivo villaggio in cui si mangiano gli spiedini di bue, capra
o fegato e le banane arrostite (con tutta la buccia!) che sono
veramente una squisitezza!
A
Kampala mi aspetta un'altra auto che mi porterà a Jinja, alle
sorgenti del Nilo, dove mi aspetta una scuola alberghiera che ha
problemi sui suoi PC e che mi sono impegnato a risolvere, in cambio
di una visita alle sorgenti del Nilo e del trasporto, sabato sera,
all'aeroporto di Entebbe per il rientro.
Tutto
nella norma: la scuola ha una decina di PC con diverse edizioni di
Windows e di Linux e diverse edizioni di “office automation”, sia
di Microsoft, che di OpenOffice. Va cambiato tutto e messo tutto
sotto lo stesso sistema operativo e con lo stesso software
applicativo. Ovviamente Linux e OpenOffice!
Sabato
mattina si va sul Lago Vittoria, dove c'è, sott'acqua, la principale
sorgente del più lungo fiume del mondo: si vede un rigurgito di
acqua e la corrente che attira dentro... quanto meno emozionante! Di
qui è nata la nostra civiltà europea... di qui sono nate le culture
egizia, greca e poi romana...
Ma
al ristorante sul lago, con i missionari che mi hanno accompagnato,
di tutto questo non si parla! Il pesce del lago, impanato, con il
riso e il “curry” ci fanno dimenticare queste amenità
culturali...
Dopo
la visita al Museo Egizio del Cairo, a luglio, ora mi sento appagato!
Erano sogni di gioventù, quelli di conoscere, di vedere, di
incontrare gli amici egizi e nilotici, progenitori della nostra
cultura e civiltà!
Ora,
come dice Simeone nel suo Cantico nel vangelo di Luca (Lc 2, 29-32),
potrei anche andarmene soddisfatto!
Rientro
avventuroso... L'autista mi porta all'aeroporto di Entebbe alle 21 ed
ho oltre sette ore da aspettare il volo... Poi al Cairo ne avrò un
altro paio, ma che faranno pari con le due ore di cambio di fuso
orario, ed arriverò a Roma verso le 13 della domenica. Ancora
qualche ora di attesa per i treni fino a Sinalunga e poi qualche
chilometro per arrivare a casa...
Beh...
grazie all'aiuto dell'amico Roberto riesco ad arrivare a casa in meno
di ventiquattro ore... proprio come andare in bus da Kampala a
Nairobi!
Ciao
Uganda! Ci vediamo ad ottobre del prossimo anno!